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EMOZIONI, MAGIA, SENSAZIONI, SOGNI, STELLA SOLITARIA, TUNISIA, VIAGGI
Ieri sera, appena tornata dal mio viaggio splendido, con le emozioni ancora da elaborare. Leggo un
http://gourishankar.splinder.com/post/21284432/il-risveglio-dei-sensi
Chiudo gli occhi e lascio che le emozioni evocate corrano libere. Stamattina rileggendo ciò che ho scritto ho deciso di pubblicare qui nel mio blog le mie vibranti parole. La vibrazione echeggia ancora nei miei pensieri. Ho deciso di utilizzare il titolo del racconto che ha ispirato queste parole.
Tunisi, 12 settembre 2009
E il ramadan risveglia la Medina dopo l’ora del pasto
la voglia di fare festa insieme coinvolge anche anime erranti fra i vicoli
anime erranti che come me si chiedono perchè
tu che passeggi accanto a me
anni sono passati
da quando il sogno di ragazzina si è infranto sugli scogli
e come come un gabbiano è volato via
ma polvere di stelle cristallina nei nostri cuori
e ora tu accanto a me
voglia di sentire l’odore della tua pelle
voglia di sentire il battito dei nostri cuori
i nostri sguardi fuggono
come per paura di cio che potrebbe succedere
e i sogni si disperdono
tra i vicoli della medina
Diemme ha detto:
Bellissima… nelle parole i colori di Tunisi.
stellasolitaria ha detto:
Diemme,
felice che ti piaccia. E’ un frammento di me.
eppifemili ha detto:
ecco cara dove eri finita!!!
mi dimandavo infatti!
bentornata!!!!
stellasolitaria ha detto:
Grazie Eppi,
eh si ero li…,ma presto tutti i dettagli…baci
Liviana ha detto:
Attenzione, la Medina è un labirinto… e la paura potrebbe far perdere la strada…
Bentornata! Se ti va fai un salto a casa mia 🙂
Alfonso Mormile ha detto:
E vedi che si parla sempre di sogni che si disperdono.
stellasolitaria ha detto:
Alfonso,
quando prima ho commentato il tuo post avevo questa poesia nel cuore.
Credere sempre nei sogni ma a volte si dissolgono nel nulla e quando le religioni si scontrano i sogni si frantumano in mille pezzi.
Negli anni la vita continua ma l’emozione di quegli attimi rimane.
stellasolitaria ha detto:
Liviana carissima,
la Medina è un mondo parallelo…non avevo paura di perdermi tra i vicoli…non avevo paura…avevo paura di perdermi tra uno sguardo che non incontravo da molto tempo.
Un incontro del mio passato, un sogno che si è infranto contro le culture diverse…un sogno svanito nel cielo.
Passeggiando tra i vicoli di questo paese magico e lui li accanto…ora che è uomo e padre di famiglia…lui ha buttato i sogni al vento per amore della sua cultura. Quel sogno è svanito. E mi trovo a guardare un uomo vecchio dentro. Anche la sua bellezza è una bellezza anziana, di chi ha tarpato le ali ai propri sogni.
Avvolta in un manto di tristezza mi avvio al mio domani. Io, che non rinuncerei mai al brivido, alla passione, ai miei sogni. Vedo lui uomo rassegnato a vivere una vita in bianco e nero.
Felice di averlo rivisto ma triste per non averlo visto felice.
alanford50 ha detto:
Ciao, perdona il mio ardire, trovandomi costretto al limitarmi ad interpretare delle parole scritte, ovviamente non ho i mezzi per dare conforto di sicurezza alle mie parole, mi limito semplicemente a dare sfogo alle mie sensazioni, quelle regalatami dalle tue parole;
Il primo è questo senso di grande nostalgia di un passato che è coscientemente e inesorabilmente passato, poi c’è il fatto che tu svendi anche le sensazioni altrui, come se anche lui fosse costretto dal destino a vivere una vita che in fondo non gli appartiene o che semplicemente non desiderava, come se fosse stato obbligato, dalla paternità e dall’avere messo su famiglia, ovviamente non ho i mezzi per fare un discorso preciso, in tutta onestà neanche mi competerebbe, ma la sensazione è che lui ha comunque svoltato, spinto da cosa non ha importanza, ma ha svoltato come capita a tutti nella vita, ossia c’è quel momento che bisogna fare i conti con il passare del tempo, con l’obbligo di abbandonare i sogni fantasiosi per prendere strade nuove più reali con meno fronzoli dove i sogni vendono relegati in un passato da consultare ogni tanto ma non troppo, per non correre rischi di incappare in rimpianti che non portano a nulla se non su strade dolorose per tutti.
Mi ha colpito l’ammissione a quello stato di tristezza con cui ti avvii al domani, come se il tuo ieri condizionasse sicuramente il tuo domani, sicuramente per certi versi tu ti predisponi a quello, come se fosse per punire chissà chi e chissà che cosa, in realtà punisci unicamente te stessa, negandoti il diritto ad un futuro diverso, ammetti anche di non volere cedere al tuo domani aggrappandoti al tuo ieri che con l’inganno del sogno e dei ricordi ti lega negandoti un libero e magari fantastico domani, infine la tua frase conclusiva “Vedo lui uomo rassegnato a vivere una vita in bianco e nero. “ come fai ad affermare una cosa così tremenda, anche se fosse una sua scelta obbligata è comunque una sua scelta, e soprattutto come se questa sua scelta non potesse portarlo a vivere momenti inaspettati e sereni, quindi dal mio modestissimo punto di vista non può essere definita in bianco e nero, anche perché la sua scelta lo ha portato a vivere il reale, mentre come tu stessa ammetti l’alternativa era il sogno e la passione, cose che danno sicuramente fortissime emozioni, ma che possono anche essere foriere di grandi dolori e delusioni, ho l’impressione che si misuri l’altrui serenità partendo e confrontandola con la propria, esistono diversi gradi di serenità, come vedi non ho mai volutamente parlato di felicità, perché il correre dietro ad essa , per mille esperienze, mie e non solo, nessuno l’ha mai trovata, trovando invece momenti di grande delusione e di dolore, per me la felicità è utopia, così come sono convinto che esiste un tempo per i sogni ed uno per una realtà condivisa e coscientemente vissuta, unica strada che ci può portare a mio modestissimo parere a quello stadio che più rassomiglia alla felicità e che porta il nome di serenità, che come ho detto è comunque ben diversa.
Mi raccomando, perdona il mio ardire e ci tengo a farti sapere che il mio non vuole essere un giudizio sui fatti da te citati, ma unicamente un mio modestissimo punto di vista sulle parole da te espresse, quindi il mio è quasi un riferirmi ad una terza persona, di fantasia, che mi ha dato spunto per esprimere il mio punto di vista, quindi assolutamente nulla di personale.
Ciaooo neh!
stellasolitaria ha detto:
Carissimo Alanford,
rispetto il tuo pensiero. Non ho la presunzione di ritenermi detentrice della felicità, e poi sono convinta che se fosse così facile esserli saremmo un mondo di annoiati. E cosa faremmo poi??? Non ci voglio nemmeno pensare.
Io e Malik ci siamo conosciuti ben otto anni fa, in vacanza, in Tunisia. Nessuna storia di sesso travolgente, come si potrebbe pensare. Non è il mio stile. Un colpo di fulmine tra due giovani belli e solari, con tanta voglia di fare. Mi ricordo ancora quel momento: io che passeggiavo sulla spiaggia e lui in mare. Colpo di fulmine, intesa mentale. Qualche tenero e dolce bacio e l’intenzione di rivedersi presto. Due culture che si incontrano, due culture che si scontrano. Sarebbe potuta essere una storia splendida, ma il mio essere cattolica ha bloccato la cosa. Eravamo pronti per stare di nuovo insieme per Natale ma quando mi ha detto che in caso di un bambino, cosa che volevamo tutti e due a brevissimo, sarebbe stato musulmano io mi sono paralizzata. Io sono cattolica praticante. Lui poteva sorvolare sulla mia religione, non su quella del bambino. Ci siamo detti che non ci saremmo mai dimenticati e così sara sempre. Sempre in contatto. Poi, lo scorso anno, mi ha raccontato che tante volte ha provato a chiamarmi, ma non ho mai risposto. Mai. Voleva un bambino, voleva una situazione stabile. Lei, metà francese metà tunisina, ma musulmana. Felice di essere padre. Non ha più tempo di allenarsi come prima. Non può più viaggiare come prima. Triste nel parlare del suo matrimonio. Illuminato quando parlava di sua figlia.
Passeggiando per la Medina, con i pensieri che correvano di qui e di la. Felice di averlo reincontrato. Se ho scritto quello che ho scritto non è per presunzione, ma perchè lo so. Non credo nei tradimenti e nelle tresche. Credo negli amori puri e sinceri. Mai abbandonerei i miei principi in cerca di un briciolo di felicità.
Non c’è tristezza in questa storia. Io sono felice per ciò che sono e ciò che ho. Mi piacerebbe che la sua scelta gli portasse un pò di felicità.
Se ti ho raccontato questa storia è solo per amore di chiarezza.
Un abbraccio Stella
Irish Coffee ha detto:
bentornata,
che è stato un viaggio bellissimo non c’è bisogno che lo dici, lo trasmetti nelle parole scritte sotto
ha lasciato una vena poetica e soprattutto la capacità di ascoltare..
buona giornata
stellasolitaria ha detto:
Irish carissima,
sono commossa dalla super calorosa accoglienza di tutte le splendide anime del mio cielo.
Sono felice che le mie emozioni traspaiano dalle mie parole. Il mio blog è espressione di me stessa.
Questo è un frammento delle emozioni del mio viaggio, le ultime vissute poco prima di tornare alla mia vita di tutti i giorni.
La poesia è nel mio animo. Ascolto la città intorno a me. Ascolto le persone accanto a me. Ascolto il mio cuore e le mie emozioni.
Ora tento di fare un diario di viaggio tra prosa e poesia. Non so se ci riuscirò ma almeno ci provo.
A presto stella
alanford50 ha detto:
Ciao Stella, innanzitutto grazie, per l’onore che mi hai concesso ritenendomi degno di entrare così nel tuo privato, cosa che sicuramente non eri tenuta a fare, ora mi è più facile comprendere l’arcano, ora tutto assume una luce per certi versi diversa e per altri no, nel senso che era evidente che si trattava di uno scontro tra differenze sostanziali, differenze insormontabili, ora so che si trattava di differenze religioso/culturali, purtroppo è cosa di ogni giorno ormai il comprendere che questa differenza nonostante i molteplici sforzi è diventata un muro invalicabile, e non basta nemmeno un sentimento grande e puro come l’amore per riuscire a valicarlo, così come neppure la ragione riesce a farlo.
Ma proprio per questo non ci si deve sentire sconfitti, e non si deve essere per nessun motivo tristi, in fondo quello che non è potuto accadere è semplicemente un qualcosa che non poteva essere, si è trattato come di una specie di sogno irrealizzabile, e questa consapevolezza non può e non deve fare male a lungo.
Comprendo le tue remore, comprendo perfettamente cosa ti ha spinto a fermarti, a dire quel difficilissimo no, ossia la consapevolezza di non potere andare oltre il sogno, e per bello che potesse essere se non ha la possibilità di realizzazione diventa un sogno malsano, portatore più di dolore che di altro, sicuramente hai pagato un prezzo molto alto e caro, ma i sogni quelli più belli hanno un prezzo proporzionato, quindi non poteva che essere caro.
In tutta questa storia però io intravedo una grande positività, preso atto della tua grande presa di coscienza che a caro prezzo è stata comunque capace di fermarti prima di compiere passi che avrebbero portato probabilmente più dolore e non solo a voi due, attori principali, ebbene in questo trovo la ragione che si esprime in positività verso un prossimo futuro, quindi è per me facile dire, ovviamente, da spettatore esterno, che tutti e due non potete che trarne in fondo un vantaggio e che ne trarrete coscienza probabilmente solamente più avanti, da come mi hai raccontato per lui sicuramente questo fatto è già avvenuto o sta avvenendo ora, ossia il suo grande bisogno di vivere la propria paternità secondo i suoi crismi lo ripaga o lo ripagherà della sofferenza patita tramite le sue e le tue scelte, sicuramente in un prossimo futuro se si verificasse anche un fatto analogo ne trarrai sicuramente i medesimi benefici, li scoprirai proprio nel poter gestire gli eventi secondo il tuo costume e la tua cultura, sarà proprio la serenità che ne trarrai da eventi più semplici ed alla tua totale portata e conoscenza che ti aiuteranno a raggiungere quel grado di serenità che rassomiglia moltissimo alla felicità, e sono sicuro che la medesima cosa è per Malik, sicuramente entrambe avrete un qualche cosa da ricordare, che all’inizio sembrerà molto al rimpianto ma con l’amorosa cura del tempo ed un po’ del vostro impegno tutto si appianerà in un sereno ricordo che non farà più così male nel riportarlo ogni tanto alla memoria.
E poi parli come se quello che è avvenuto non si potesse più ripetere, magari in altri modi e con altre prerogative , altri modi capaci di ridimensionare quel rimpianto trasformandolo in un innocuo ricordo.
A chiusa del tuo discorso scrivi “Voleva un bambino, voleva una situazione stabile. Lei, metà francese metà tunisina, ma musulmana. Felice di essere padre. Non ha più tempo di allenarsi come prima. Non può più viaggiare come prima. Triste nel parlare del suo matrimonio. Illuminato quando parlava di sua figlia” io da profano non posso che leggere cose che richiamano un bisogno, una ricerca ed un ritrovamento di un appagante grado di serenità, ovviamente con un suo prezzo da pagare, ma a questo mondo non c’è nulla di gratuito, tutto ha un prezzo, quindi sii contenta per lui, che sicuramente lo è, e sicuramente ne ha tutte le prerogative per riuscirci, per avere raggiunto un buon compromesso con i suoi desideri ed i suoi bisogni, cerca anche tu quel compromesso che rappresenta comunque un ottimo inizio per un percorso dove solo tu puoi stabilirne gli obbiettivi ed i limiti, ma trattandosi di te, non essere tirchia e datti il massimo delle possibilità e di disponibilità per aprirti alla gioia.
Vai tranquilla e serena con le premesse che hai dimostrato di possedere puoi arrivare ovunque vuoi, sei una persona molto forte e coscienziosa ed è cosa da pochi, credimi, ti ringrazio ancora per l’onore che mi hai concesso rendendomi così partecipe, ci tengo a farti sapere che io non sono un portatore sano di verità assoluta, ma della mia verità coscienziosa valida unicamente per me questo assolutamente sì.
Ciaooo neh! alla prox..
stellasolitaria ha detto:
Carissimo Alanford,
la luce serve per riconoscere anime belle, anime energetiche. La luce serve per tenere lontani i parassiti di energia, di idee, i parassiti di emozioni, di sensazioni.
Noi, siamo sempre quelli, ma a un certo punto il nostro percorso si perfeziona, e noi vediamo quello che pochi istanti prima era buio.
Tra le mie pagine ho esternato gioia, simpatia, amore, tristezza, paura. Non mi sono mai fermata. Ogni tanto mi sono rinchiusa nella mia luce, anche se non la vedevo. I momenti di chiusura a volte sono necessari, ma non penso di essermi veramente mai chiusa.
Ho lottato contro i mulini a vento perchè pensavo fosse giusto così. Non c’era nulla da combattere. Erano battaglie perse prima ancora di iniziarle, ma io non la pensavo così. Oggi, dopo mesi di tensione emotiva, sono felice per quello che ho capito di essere. In questo caso è diverso perchè non c’era battaglia da combattere. Un muro insormontabile. La vita continua. Lui non è felice, per sua ammissione e se l’avessi visto anche tu saresti d’accordo.
Certi sentimenti restano. Anche se non è successo nulla. Ma cosa è il nulla e cosa è il tutto???
Nel mio blog trovi poesie, racconti, pagine di diario. Questa sono io. Forte e fragile. Determinata sempre. Colorata ma ogni tanto anche in bianco e nero, non spesso ma ogni tanto si. Questo cielo è frequentato da anime belle, che all’inizio hanno fatto fatica a capire chi ero e come fossi veramente e ora mi vogliono bene semplicemente per quella che sono, un’anima fra tante anime. Ci sono post ora resi privati, perchè hanno urtato la sensibilità di chi cercava solo di allonanarmi. Ci sono post ora resi privati perchè non li sento più miei. Ho sempre detto che non approvavo la scelta di censurare pagine ma ora mi sono ricreduta. Quello che oggi è visibile esprime Stella come oggi è, dopo il suo percorso, che comunque continua.
Un abbraccio grande e a presto amico mio, nuovo e grande.