Up date: 18 giugno ore 14.09
come dice Diemme, non è nelle sue corde, ma nemmeno nelle mie, anche se ho scritto questo lunghissimo post (ma in tema di tradimento mi lascio prendere da tanti sentimenti tutti insieme, e quindi concedetemi un bel punto di domanda nel titolo. L’ho scritto di getto, non l’ho riletto, ma il punto di domande ce lo devo mettere, se no a leggere sta cosa altre che senso di nausea che mi viene. 🙂 🙂 🙂
Beh facciamo 3!!!
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Da diversi giorni, grazie ai nostri voli pindarici tra blog e tra i vari post, si parla di tradimento. Un amico nei giorni scorsi mi ha scritto: ma a te proprio non va giù? e no, che non mi va giù. E da li si è arrivati a questa frase
controtradimento propedeutico al perdono
e appena l’ho letta gli ho promesso un post con questo titolo.
Il suo commento era:
In linea teorica, di fronte al tradimento rompo; il controtradimento servirebbe invece proprio a restare insieme, propedeutico al perdono, diciamo
Sin da piccola non ho attenuanti per chi tradisce. Sono cresciuta in una famiglia tradizionale, con genitori praticanti, ancora oggi insieme (e felicemente aggiungo) e metterei la mano sul fuoco che non c’è mai stata nemmeno l’ombra di un tradimento (anche perchè l’ho chiesto a tutti e due e se non fosse così ci sarebbe anche la menzogna)(ma io credo ai miei genitori). Io, che mi vendo come persona forte e sicura di se, uno spettro nell’armadio ce l’ho che ha condizionato sicuramente tutta la mia vita di coppia: IL TERRORE DI ESSERE TRADITA
Ma, nel momento in cui scopro di essere stata tradita i miei neuroni sono come impazziti: l’unica cosa che riescono a fare è rompere, mollare, tagliare il filo dell’aquilone (anche se vorrei rompore l’aquilone, ma accontentiamoci di tagliare il filo). La persona che mi ha tradito (fidanzato, marito, compagno, convivente, amico/a è morto per sempre (e all’inferno per me può marcire). Mi immagino anche il girone dei traditori: tanto caldo, lingue di fuoco, un caldo allucinante e poi all’improvviso il gelo, il freddo e la neve che cade. Tante cose belle da fare e da mangiare, tante donne, tanti uomini, tante possibili balle da raccontare ma il clima te lo impedisce, o troppo caldo o troppo freddo e anche i neuroni non riescono a connettere (un vero genio del male)
Alla luce di questo mio pensiero mai potrei riprovarci, nè con il mio uomo nè con la mia migliore amica. Per me tradimento è nel senso più ampio del termine, includendo amore e amicizia.
Perdonare? Si, il Dio in cui credo così mi insegna, ma mi conosco troppo bene. Anche se in preda a qualche effetto magico potessi perdonarlo, appena la magia passa non risponderei di me, quindi meglio rompere per sempre con la persona.
Non credo nelle vendette o nelle ripicche. Non farei mai a qcn altro quello che non vorrei fosse fatto a me. Quando ho letto il commento di Fra ho riso, forse una risata di rabbia, perchè mi sono vista la scena:
Lui tradisce lei. Lei magari lo becca a letto con un’altra. Lei all’inizio è furente. Non sa più cosa fare, poi una strana tranquillità la invade. Lei, con il camasutra sul comodino, (anche questa è presa in prestito) iniziando da pagina 1 gli serve la vendetta su un piatto d’argento. 1 volta si fa trovare a letto con il migliore amico di lui, una volta con il fratello di lui e una volta con il papà di lui. (altro che piatto d’argento)(il 3 l’ho preso sempre dai commenti) e poi lui e lei prenotano una vacanza da sogno su qualche isola da sogno e si dichiarano per la seconda volta davanti a un pastore locale, magari sulla spiaggia, il loro amore eterno.
Come trama di un filmetto da 4 soldi andrebbe bene, ma nella vita non vedo i riscontri che potrebbe avere. Si accettano varianti sul tema: magari lei lo viene a sapere da qcn o li becca direttamente (escludo che lui lo confessi a lei) o magari non lo tradisce con tre persone e magari non così vicine a lui. Ogni variante è ben accetta.
Ciò che non ACCETTO è il controtradimento, nemmeno come ipotesi. Poi, IL CONTROTRADIMENTO COME TERAPEUTICO AL PERDONO lo trovo assurdo, divertente (e infatti ho riso quando l’ho visto scritto e ho deciso di scrivere questa tramina macchinosa, ma non porta a nessuna parte. E poi, se qcn non crede e non accetta il tradimento anche questa sua variante non lo porterebbe da nessuna parte, sempre che trovi la forza, il coraggio, la voglia di farlo. Alla fine si finisce di fare del male solo a se stessi. Nemmeno il sesso fatto così sarebbe un gran che. La voglia di vendicarsi sarebbe al primo posto e alla fine sarebbe un flop. E poi il sesso senza amore che sesso è? sarebbe un sesso alla vendetta, o una vendetta al sesso. La magia sparirebbe nel momento in cui si è fatto, e sarebbe una finta magia legata a questa voglia insaziabile di fargliela pagare.
Non so se sono mai stata tradita. Non lo so davvero.
Davanti a me ho però tanti casi di gente tradita. C’è chi ha scoperto che il marito l’ha tradita perchè i figli l’hanno beccato a letto con un’altra, o chi ha il marito che le tradisce abitualmente (e a loro sta bene così), o chi ha il marito che x anni fa ha perso la testa per una ma ora è il marito da copertina (contenta lei), o chi era innamorata pazza (e bellissima) lui l’ha tradita (e poi gliel’ha confessato) e lei ora è insieme a lui per i bimbi piccoli e fingono di andare d’amore e d’accordo o chi fa il coglione con la bella e la moglie a spupazzarsi i figli (dormono nella stesso letto ma lei ha chiusa la saracinesca)
Diemme tempo fa aveva scritto un post dove lei prima lo perdonava e poi x anni dopo lo mollava. La discussione era: ha senso perdonare adesso e rinfacciarlo domani? Ma il vero succo del discorso è che queste cose non si possono perdonare e chi dice che è tutto come prima non è vero, e nel profondo fanno male. Tradire per sentirsi meglio è mettersi sullo stesso piano di chi ci ha fatto stare male. Se volete la vendetta, vendicatevi, ma non fatemi credere che vi sentite bene e che l’avete perdonato/a e che tutto è meglio di prima. vivo si nel mondo di Alice ma questo sarebbe troppo anche per lei.
Come promesso agli amici diemme e Fra il post doveva essere scritto tra le 13.00 e le 14.00, e dato che sono le 13.55 anche se l’ho iniziato alle 13.23 è ora di concludere.
Aspetto tutte le vostre testimonianze. Vediamo se mi fate cambiare idea 😉
Stella.
Diemme ha detto:
Ferma ferma ferma, io ho scritto quell’articolo ( http://donnaemadre.wordpress.com/2009/05/26/corna-effetto-retard/ ), ma parlavo di correnti di pensiero, il finto perdono con rinfaccio a posteriori non è certo un comportamento che condivido (anche se posso capirlo).
Intanto, cara Stella, ogni regola ha la sua eccezione, e come in tutte le cose dipende dal come quando e perché.
In secondo luogo, dipende anche dalla mentalità; tu mi parli dei tuoi genitori, ma per quanto riguarda i miei ti posso dire che non funzionava così. A casa mia vigeva il modello donna “onorata” supercastissima tipologia nonlofoperpiacermiomaperdareunfiglioadio , l’uomo cacciatore, ma che mai al mondo avrebbe lasciato la famiglia: e ce credo, faceva il comodo suo, con il vantaggio di trovare casa pulita, cibo cucinato, vestiti lavati e stirati e poi, come si soleva dire, “In mancanza di meglio si va a letto pure con la propria moglie”!
Mi hanno fatto sorridere le tue ipotesi di controtradimento, ma direi che i membri della famiglia in linea di massima li escluderei…
stellasolitaria ha detto:
Diemme, ma sei anche Velocisia…e poi questo post senza te e senza Fra che post è. E’ nato grazie a voi, o no??? 😉
Certo che era una corrente di pensiero, ma anche quelli del perdono per sempre o del contro tradimento e basta o di quello per il perdono sono correnti di pensiero.
Mentalità? Mi può star bene, ma in caso di tradimento c’è anche la morale, l’amor proprio, l’amore per gli altri, e l’opportunismo ecc… ecc…
e poi mi fanno pena le persone che trombeggiano a destra e a sinistra e poi o tornare dalla moglie x’ non sanno dove andare o perchè una mogli così magica non la troverebbero più. E mi fanno ancora più pena quelle mogli che alla fine si tengono i loro maridi traditori, e magari ci sc…o anche…
La mia tracic comic trama ti ha fatto sorridere? beh avere dei genitori che guardano beautiful o ai tempi d’oro sentieri (beh quello lo guardavo anche io) a qcs serve, e poi già la fantasia non mi manca. E poi sa molto di soap: ti tradisco con qcn molto legato a te, così in questo caso è una tombola di tradimenti!!!
Io escluderei totalmente il tradimento e il controtradimento mi sembra davvero molto soap!!!
balibar ha detto:
Acc. Mi becchi che sto uscendo ma due ( 🙂 ) parole te le mando egualmente.
Esperienza personale. Io e la mia ex storica ci tradimmo quasi in simultanea. Non so (ma posso immaginare ) le ragioni sue e conosco le mie.
Quindi tecnicamente non si tratta di controtradimento, ma lo stato di “parità” mi aiutò a superare il dolore. Cercammo di considerarlo in modo positivo, ma il rodimento era rimasto e dopo del tempo, la storia naufragò.
Altra situazione. Ho parte delle mie origini in un paese di montagna, un paesino che sembra uscire dalle favole. Fino a mezzo secolo fa (non tantissimo quindi se ti fai i conti) le abbondanti nevivate invernali bloccavano il paese dal resto del mondo. Così quella piccola comunità assumeva le caratteristiche di una grande famiglia. Il privato era pubblico, insomma, e si sapeva tutto di tutti. Ma nessuno malignava.
Capitava che qualche maritino si spingesse in un paese vicino con intenzioni (ed azioni) cornificatrici. Dopo un po’ tutti ne erano al corrente. Le rispettive consorti o fidanzate non prendevano neanche in considerazione l’eventualità di rendere la pariglia. Si consultavano con suocere, sorelle e cognate ed aspettavano. Cosa aspettavano?
Per aver accesso al paese era obbligatorio attraversare un ponte di pietra, che il torrente che ci passava sotto era tumultuoso. E loro lì aspettavano. Chi con un bastone, chi con un ombrello, chi sfregandosi le mani. Il malcapitato che tornava a casa dal lavoro vedeva e capiva. Ed erano dolori, ah che dolori. Si pagava il tradimento con lividi e qualche costola. E tutto pubblicamente.
Poi i tempi si sono evoluti ed anche le donne si son fatte esplicite traditore (forse stanche di aspettare su quel ponte). Ma non ho mai sentito nessuno parlare di tradimenti e controtradimenti. E’ un paese strano, poco raccomadabile, dove è capitato anche di veder dividere lo stesso tetto da marito e moglie e rispettivi amanti. Ma se ci si tradisce lo si fa indipendentemente da cosa il partner ha fatto.
E’ un po’ come la leggenda africana che racconta di come in una tribù, quando il marito torna a casa la sera e vede fuori della capanna un fazzoletto, non entra perché è il segnale che la moglie si sta divertendo (si spera) con un altro.
Insomma credo che tutto dipenda dal valore con cui si carica l’elemento sesso.
A me il controtradimento non interessa perché mi sembrerebbe una commedia nella commedia. Non è come se “tu righi la macchina a me ed io la rigo a te”. Io in un letto (o su un fienile a piacere) ci lascio qualcosa (o forse niente) ma se il mio afrodisiaco dev’essere la vendetta sull’altro, non fa per me.
eppifemili ha detto:
forse è meglio che te lo scrivo qui.
perdono per la risposta in ritardo ma volevo prima leggere il tuo lunghissimo post…e ti dico: ci credo che neury è andato in tilt!!
🙂
Diemme ha detto:
Non parliamo di vendetta, ma di par condicio, di chi semina vento raccoglie tempesta e via dicendo.
Il mio afrodisiaco sarà sempre che l’altro mi piace, ci mancherebbe.
Non è “tu righi la macchina a me e io la rigo a te”, quale giochetto da asilo infantile, ma uno stabilire i rapporti di forza, “giochetto”, infantile o meno, che in una coppia c’è sempre.
Il messaggio è: non puoi fare quello che ti pare sulla mia pelle. Punto primo, quello che fai tu posso benissimo farlo anch’io (controtradimento), secondo poi, non esistono azioni senza conseguenze, ergo sgommi.
Diemme ha detto:
Ora sono in corsa, date un’occhiata qui poi ne riparliamo.
http://eilys.wordpress.com/2009/06/18/che-cosa-e-la-fedelta/
balibar ha detto:
@ Diemme Chiarisco i miei pensieri.
Per me andare a letto con una donna non è obbligatoriamente piacevole, neanche solo come scelta.
Proprio perché non siamo bambini che non sento il bisogno di ripicche (nel caso che di queste si tratti), ma non mi va di andare con un’altra ( in un letto mi ci gioco un po’ più di un orgasmo) neanche per far rispettare la par condicio.
Certo che so che puoi farlo benissimo anche tu e che esistono delle conseguenze ma per me come “punizione” è sufficiente sentirmi dire, o dire, “sgomma”.
Sui rapporti di forza in una coppia.
Io non so se si possono evitare, di certo non è il massimo dei miei desideri pensare ad una relazione basata sul braccio di ferro.
Non amo le competizioni, in questo senso.
Mi piacerebbe che si credesse alla mia forza senza essere continuamente messo alla prova.
Ché siamo mingherlini, ma c’abbiamo le spalle grosse, da queste parti.
Termine vendetta sbagliato. Concordo
Fra Puccino ha detto:
Ti commento solo ora perché ero fuori città tutto il pomeriggio.
Secondo me, Stella, fai lo sbaglio di una posizione troppo teorica; sono sicuro che una volta che ti troverai in questa situazione (e la vita è lunga, potrebbe ben succedere) tutti i principi e le regole astratte verranno messe in discussione.
Visto che ti piace parlare di religione, voglio ricordare Origine, uno dei padri della Chiesa, secondo cui ogni uomo ha un po’ di principio divino e un po’ di principio demoniaco, dagli angeli ai demoni, passando per gli esseri umani, cambia solo la percentuale di bene o male.
Nessuno è senza peccato (e qui mi ripeto).
Ma comunque ognuno è figlio della propria cultura, del proprio ambiente non solo famigliare ma sociale, culturale, etc.
Dalle mie parti, lo ricorda Italo Svevo, già nei primi ‘900 le ragazze cantavano:
“Fasso l’amor, xe vero, cossa ghe xe de mal? Volè che sedisi anni stia là come un cocal?”
(trad. Faccio l’amore è vero, cosa c’è di male, volete che a sedici anni stia lì come un gabbiano (sinonimo di stupido, ndF)
Diemme ha detto:
Mi chiarisco con balibar: rapporto di forza non significa “ring”, significa che, all’inizio di un rapporto (qualsiasi rapporto, anche nuora/suocera, maestra/alunno, vicini di casa) si stabiliscono i “giochi di forza”, come vuoi chiamarli, i ruoli, chi, cosa, fino a che punto ti puoi spingere, su che basi e che premesse si “gioca” il rapporto.
Questo avviene sempre, anche tra le persone più quiete del mondo, anche tra le monache in convento.
arthur ha detto:
Il mio pensiero l’ho già detto da Diemme, ma tu hai posto un’altra questione, cioè il tradimento non solo nell’amore ma anche nell’amicizia.
Per il tradimento nell’amore, sono un po’ meno drastico nei termini, cioè sono disponibile a comprendere e siccome penso che la verità sia sempre da tutte e due la parti, anche, nel caso fossi io il tradito, sarei disponibile a farmi un bell’esame di coscienza, perché le cose non avvengono mai per caso.
Quindi accetto l’idea del perdono, sempre che non ci sia stato un coinvolgimento emotivo di un certo tipo, di quelli che ti fanno innamorare e “buonanottealsecchio”.
Però non sono d’accordo sul ricambiare, perché, e mi scusino quelli che non la pensano come me, la ritengo una cosa infantile, di cattivo gusto e anche che lasci il tempo che trova, cioè a dire, non conclude nulla se non un’amara soddisfazione che in quanto tale alla fine non fa bene a nessuno e men che meno a chi la ricerca come contropartita.
Invece sono più drastico nell’amicizia, il tradimento di un amico mi ferisce in modo più profondo, proprio perché i rapporti di amicizia, quella vera, si scelgono senza che siano imposti da nessuno, il tradimento lo ritengo una vigliaccata, ed anche un’ipocrisia, perché dimostra che prima non c’era nulla di vero.
In tutto questo non c’entra la morale o quant’altro, c’entra soltanto la chiarezza, che è alla base di qualsiasi rapporto.
Diemme ha detto:
Cha lasci il tempo che trova posso pure essere d’accordo, ma resta il fatto che ancora mi brucia non avergliene messe una tonnellata.
Lo dovevate vedere quando l’ho beccato, lui con l’occhione spalancato, l’aria stupita e innocente, che con tono spaurito santamariagorettiano si puntava il dito contro il petto chiedendomi con tono candido/pisolo/mortificato: “Chi, io? Come puoi pensare questo di me? Io che in questo momento sto passando blablablabla, come credi che potrei aver testa per queste cose?” (l’avrà fatto senza testa, ndr).
Insomma, arrivai a chiedergli scusa: se ci ripenso ora, io, la Tremendisia, là come una povera micca, con i mazzi di corna in testa, a chiedergli scusa per aver dubitato di lui.
Se ci ripenso mi prende un raptus, ma un raptus…
*** e non di adultera ***
stellasolitaria ha detto:
Amici carissimi, grazie per le vostre splendide considerazioni. Sapete che non c’è commento a cui non mi ci dedichi per sviscerare nuovi argomenti di conversazione. Purtroppo venerdì in ufficio il mio blog non funzionava, e poi sono stata via per l’we e ieri sera nel pubblicare il commento si è cancellato tutto. E oggi in ufficio era ancora non funzionante.
Per una volta vi rispondo a tutti qui. Solo per questa volta, promesso:
@ Eppifemili: Eh si hai proprio ragione!!! C’erano tutte le motivazione per la fusione di neury. In ditta ho trovato un cavetto viola che magari collegato a Neury me lo fa ripartire, e poi si abbina bene alle pareti di casa. Il commento va benissimo qui e grazie di essere venuta.
@Balibar: il tema del tradimento mi gela e paralizza il senso dell’umorismo. Quella che apparentemente poteva essere una storiella carina mi fa accaponare la pelle. Se io sto con un uomo ci sto perchè mi piace, perchè c’è un feeling particolare e voglia e passione per condividere spazi e tempi. Se mi annoio non decido certo di farmi l’amante. Se non provo più niente per lui cambio aria. (e te lo dice una che ama stare da sola ma che non ha mai smesso di creedere nell’amore) Mi si accapona la pelle, anche quando leggo che tu e la tua morosa storica vi siete traditi ripetutamente. Scusami, ma mi sento un po’ bacchettona adesso. Se ci sono dei tradimenti reciproci è evidente che tante cose non vanno. Cmq il senso del post era per rispondere a una frase di Fra. Io non solo sono contro il tradimento, ma non renderei mai pane per focaccia e mai penserei di peerdonare. Non sarebbe più lo stesso. Non riuscirei più a fare l’amore con lui. Non riuscirei più a stare in intimità con lui e sopratutto a fidarmi di lui. Per me il sesso ha senso di esistere solo all’interno di una storia stabile e il mio uomo è solo mio. Se non è solo mia allora niente. E mi vengono i brividi a leggere le tue storielle!!! (del paesino si intende)
@Arthur: è vero, sono rigida, ma non transigo. Do tanto ma pretendo tanto. L’esame di coscienza lo faccio, ma anche senza sapere che vanto corna d’eccezione. Non è l’età, o l’esperienza, che mi farà cambiare idea. Se io valessi per chi sta con me non andrebbe a cercare dell’altro. E sai, amico, che quello che scrivo è sempre quello che penso. A volte con sorrisi, a volte con lacrime, ma sempre con il cuore. Sono un’anima graffiata, ma non ho perso il sorriso. Per è tradimento è tradimento, sia quello del mio uomo che quella della mia migliore amica. Purtroppo, pur credente non sono perfetta, e non riesco a perdonare il mio compagno. Pensare che ha fatto sesso con un’altra mi manda in fibrillazione. Da te amico caro vorrei sapere come fai ad andarci sopra? Come faresti a fidarti ancora?
Anch’io non credo nel rendere corna alle corna, nè fine a se stesse (come avrebbe voluto fare diemme, convinta che poi non l’avrebbe fatto) o per ripartire (come auspicava Fra)(da qui il mio posto)
@Fra Puccino: caro Fra, non preoccuparti se sei arrivato tardi, il tardi non esiste, l’importante è esserci e condividere pensieri, esperienze di vita (e poi i miei commenti hanno il fuso orario)
Questo post, su cui tanto abbiamo scritto tutti quanti, nasce grazie a te. Io Fra, non credo che se faccio le corna al mio uomo poi posso ripartire. Innanzitutto per andare con qcn ho troppi requisiti, e poi se decido di fare sesso devo essere molto coinvolta e quindi per trattarlo con la stessa moneta con chi dovrei farlo??? Con una persona che interessa a me (ma se io amo amo e basta) o legata a lui (allora altro che bastarda dentro che sarei) e poi una volta fatto, ci mettiamo sul divano e ricominciamo? No Fra, non è nel mio DNA, nè tradire, né ricominciare, (con o senza vendetta)
Sono rigida. Lo ammetto, come l’ho ammesso con Arthur. Teorica? Non penso, mi conosco, mi stimo, mi voglio bene. Fra, fino alla fine dei miei giorni sarò l’unica fissa compagna di viaggio di me stessa. Se non tratto bene me stessa è finita.
Io sono inquadrata, forse saranno gli studi che ho fatto, l’appartenere ad una famiglia praticante. Sono figlia delle mie credenze e delle mie paure ed insicurezze. Certo che mi piace parlare di CHIESA, ma non ho mai detto che sono senza peccato, ma che in tema di tradimento la pietra la tiro, con ferma determinazione. Non ho mai tradito. Non so se sono stata tradita. Ma ho questo terrore di essere tradita, di perdere il mio equilibrio e la mia stabilità, ecco perchè sono tendenzialmente sempre da sola (setimentalmente parlando)(tanti amici, tante passioni)(sola alla fine mai)(ma senza un uomo e senza sesso questo intendo per sola sentimentalmente parlando)
Diemme: certo che è una vendetta. Faccio a te quello che tu hai fatto a me. Ma non penso che se tu mi hai fatto del male e io ti rendo pan x focaccia tu soffrirai piu di tanto. Alla fine rischio di fare del male a me stessa. Ecco perchè non credo in questo togliersi il sassolino dalla scarpa. Eh si, è proprio una vendetta. Ma quando si vuole fare del male a qcn alla fine lo facciamo solo a noi stessi.
Amci, non è da me, ma è dovuto a problemi tecnici. Vi abbraccio e vi aspetto…
balibar ha detto:
Ben ritrovata Stella.
Qualche riga per ribadire, nel caso non fosse chiaro, che io non tollero il tradimento (almeno detto così, a mente fredda) e neanche il controtradimento.
Il tradimento che ho fatto e subito é stato solo uno e simultaneo (cioè nello stesso periodo) non ripetuto.
La cosa peggiore è stata, mentre stavo con un’altra,chiedermi “ma cosa ci faccio qui?”. Esperienza mai ripetuta. E la storia, anche se tentammo una ricostruzione, alla fine terminò.
Intendevo solo specificare che l’atteggiamento di una persona nei confronti del tradimento (e controtradimento) dipende da fattori diversi e capita di vedere situazioni in cui ciò è ammesso o tollerato.
Questo non vuol dire che io lo farei, tutt’altro.
Sarebbe un ulteriore buttarsi via.
Be happy!
stellasolitaria ha detto:
Ben tornato a te. Al momento faccio fatica a scrivere sul blog x’ in ufficio 90 su 100 la mia pagina non funziona e a casa dei miei ci vado la sera, e o il pc è usato dal fratellino (essendo il suo) o si pianta (sempre quando lo accendo io). Cmq ci sono sempre!!!
Balibar, grazie per il chiarimento, anche perchè la tua posizione non mi era chiara. Ti chiedo: perchè in quella occasione allora hai tradito? e mi sembra di capire che solo in quel caso.
Grazie per le tue delucidazioni…buona giornata e sempre in ben venuto nel regno di Stella