Non smetterò mai di credere che le emozioni nella vita sono tutto, ma a volte si corre il rischio di farsi intrappolare nel vortice delle emozioni.
A volte è necessario tinare un linea, e che la linea diventi muro, e che il muro ci separi dal vortice delle emozioni.
A volte è necessario rendersi conto che non è cosa, e se non è cosa mai sarà.
Mesi fa ho deciso di rimanere da sola, ma in cuor mio speravo che i fantasmi diventassero reali.
Voi fantasmi siete sono aria, siete parole al vento, siete sentimenti calpestati e ora voi, a vostra volta, calpestate quelli di persone innocenti. Voi fantasmi non siete nulla.
E che la linea sia tirata e che il muro sorga alto, altissimo tra di noi.
Rimango una stella, rimango una fata, rimango una pazza, rimango una cucciola, ma cerco rifugio nel mio mondo dove io sono unica regina incontrastata.
Diemme ha detto:
E regina di cosa, se è un regno solitario? Emozioni non gestite, frenate semmai da un muro, ma non dalla maturità, dalla responsabilità, dal rispetto per se stessi e gli altri, ma che senso ha?
Stella solitaria, regina solitaria, post contrassegnato dal tag “IO”. Sai cara Stella cosa dovresti fare secondo me? Un po’ di volontariato.
Lascia stare i fantasmi, le emozioni senza capo né coda, lo stupore dello scoprire che l’universo non ruota attorno a te, neanche se sei una fata, e neanche se avessi davvero la bacchetta di una fata.
Mi dispiace sentirti parlare così, perché dentro di te si sente pure la “sostanza”, ma ti mostri in un modo che bisogna scavare un bel po’ per trovarla, tanto la nascondi bene.
Lascia stare questi scemuniti (o semplicemente disinteressati?) che aspetti giungano col cavallo bianco e il mantello azzurro, la vita è bella, ma non è certo una fiaba.
Di buono, in tutto ciò, c’è che per il lieto fine il principe azzurro non è strettamente necessario.
Auspigato, sognato, bramato, gradito, ma non necessario.
In bocca al lupo Stella!
Diemme ha detto:
Auspicato… le spighe non c’entrano niente, mannaggia la tastiera!
Però, un bel prato di spighe è pur sempre dorato…
Diemme ha detto:
campo…
Tutto ciò mi ricorda una barzelletta, ora la vado a cercare e se la trovo te la posto, così ci tiriamo un po’ su il morale.
stellasolitaria ha detto:
Diemme,
il mio morale è già su, mica sono triste. Di sostanza ce n’è anche troppa. Tutti mi dicono che sono anche troppo seria…io leggera non la sono…
Quando parlavo di regina del mio regno ti pensavo e tu sei arrivata.
Diemme faccio volontariato in Caritas da quando ero ragazzina.
Non ho bisogno di un uomo. Sto bene da sola e basta fantasmi.
un bacio Monica
Diemme ha detto:
Io non sto bene da sola.
Continuo però a essere convinta che “meglio soli che male accompagnati”.
Che l’amore deve essere reciproco.
Che deve far stare bene.
La nostra natura non è solitaria: ma la nostra natura tende alla felicità.
arthur ha detto:
No, mia cara, rimanere chiusi nel proprio mondo non è mai una cosa saggia, si rischia di fossilizzarsi nelle proprie abitudini, di non vedere più in modo chiaro ciò che ci circonda, e invece tu, per come sei, per come mi sembra che tu sia, hai bisogno di abbeverarti alla fonte che sgorga fresca e limpida dalle montagne, magari in fila con tutti gli altri.
Rimarrai comunque una stella, una fata, una cucciola, e sarai regina di un regno che non è fatto di bisbigli, ma di realtà incontrastate, ti servirà a crescere, a essere amata e soprattutto ad amare di più te stessa.
In parole povere, la solitudine non è mai una bella cosa e tu, non hai di certo bisogno di questo.
Ti abbraccio!
riccardo ha detto:
Io penso che quando si è stati feriti, malcompresi e (termine brutto ma forse non inappropriato)anche usati, la solitudine non sia una scelta tanto sbagliata.
Certo, cara Monica, bisogna evitare il pericolo dell’isolamento e dell’autoisolamento, ma penso che se chi è stato ferito decide di non imbarcarsi per un po’ in storie che provocherebbero nuove ferite ed altri traumi, beh, penso che questa sia una scelta saggia.
Del resto, tu non stai mica decidendo di ritirarti su un’isola del Pacifico… infatti non abbandoni di certo il tuo lavoro, gli amici, l’attività in Caritas ecc.
Spesso abbiamo bisogno di leccarci le ferite e non possiamo far questo finchè non facciamo (per così dire) il punto su noi stessi.
Sarà da questo processo di riflessione che secondo me, potrà nascere una Monica più forte ed in grado di “schivare” esperienze dolorose.
Un abbraccio.
stellasolitaria ha detto:
Riccardo carissimo,
vengo ora dal tuo blog e ritrovo le tue parole, sempre gradite, come gradite sono le parole di Diemme e Arthur, anche se non condividono il mio pensiero.
La solitudine fa paura a tanta gente, non a me. Io non sono sola, sono solitaria. E’ ben diverso. Ho una famiglia a cui sono molto legata, amici, un lavoro di contatto, hobby, passioni, sport. No, non vado sul pacifico, anche se non disdegno il ritirarmi su un’isola a fare il pescatore.
Qualche giorno fa ho scritto un msg in cui dicevo: sono le stronze che stregano gli uomini non le fate…io non voglio cambiare la mia natura, io sono così e basta, ma voglio soffrire meno.
Il mio stare da sola è legato alla necessità di non imbarcarmi in storie fallite dall’inizio. Rimango dell’idea che le emozioni sono tutte, ma come detto più volte sono stanca di soffrire, di sbattermi e si, di essere usata (mentalmente più che fisicamente)
Una Monica nuova nasce ogni giorno, anche grazie a questo blog, ai vostri blog, nonostante lo sbirro si stia scatendando contro di me e contro ciò che io scrivo qui.
Un abbraccio Monica
stellasolitaria ha detto:
Diemme e Artthur,
vi rispondo insieme perchè il vostro pensiero è simile.
Io non mi chiudo a riccio, escludendo il mondo. Escludo possibili storie che mi facciano ancora soffire.
Arthur, io avrei bisogno di cose che forse ora nessuno mi sa dare. Sto da sola. Felice di esserlo.
Non è un ripiego. Forse un giorno il mio cuore tornerà a battere.
Come dicevo sul blog di Riccardo giorni di polemica con il policeman che sputa a zero sul mio blog (che non ha letto e quindi teme che io abbia scritto chissà che cosa). Diciamo che non me ne frega più di tanto. Ho cercato di fargli capire che fata rimane fata ma la sofferenza fa vedere cose che in realtà così non sono.
Diemme,
aspetto la tua barzelletta. Io sono così come appaio.
Un bacio amici, Monica
arthur ha detto:
Ma inszomma, Stellina, adesso rispondi a tutti e due insieme… mannagg… lontano dal cuore, lontano dagli occhi… no, scusa era il contrario, lontano dal cuore, lontano dagli occhi… mannaggia… lontano dal… evvabè, hai capito… :))))
Diemme ha detto:
Cara Stella, la barzelletta non l’ho trovata, ne ho sfogliate oltre 100 sull’argomento (alcune le ho postate nell’angolo delle chiacchiere), ma quella a cui mi riferivo… nisba, non ne trovo traccia.
Comunque si riferiva al mio correggermi e ricorreggermi, e parlava di una suora che lavorando con l’ago diceva “Accipicchia, mi sono punta”, e poi, stupita della sua “audace” esclamazione, diceva “Accidenti, ho detto accipicchia!” e poi “Diamine, ho detto accidenti!”, e via via in un crescendo di parole sempre più pesanti, che non riesco a ricostruire, e che finiva con un’imprecazione del tipo “E per [..], io non volevo neanche farmi suora!”
stellasolitaria ha detto:
Caro Arthurino,
sai che io non rispondo mai ai commenti in modo cumulativo, ma singolo e personalizzato. E se per una volta ho risposto insieme te mi tiri le orecchie (ma le stelle hanno le orecchie???)
Ma tu Arthurino caro quando saresti lontano dal mio cuore??? Ho detto solitaria non di pietra!!!
Sei sempre uno dei miei amichetti preferiti, non dico il mio preferito se no ti monti la testa…ahahaha
Un abbraccio amico mio, Stella con le orecchie
arthur ha detto:
Uno?
Mannagg… e anche porcacc… !!!
arthur ha detto:
Ciao Stellina, che fine hai fatto?
Se ci sei batti un colpo… 😉
stellasolitaria ha detto:
CI SONO CI SONO CI SONO….
Ciao amico mio, certo che ci sono. Giorni pesanti al lavoro. Una settimana di fuoco (ma x fortuna) e poi la collega commerciale rientra domani e l’altra che segue anche il commerciale è in malattia x un mese) quindi presissima.
Nell’we due marce, una 32 e una 35 km e quindi muscoli a pezzi e ora un tendine si ribella….
Disastrino non se ferma mai…
un bacione Monica