Ore 6.15: Tut tut tut. Un sibilo infermale penetra nei miei pensieri, leggeri e colorati. No, non può essere, è gia ora di svegliarsi. Ma io sto così bene qui, sotto il mio morbido e caldo piumino. Ancora cinque minuti, mi dico, e mi giro dall’altra parte.
Ore 6.30 – Non posso tirare oltre e con malavoglia mi alzo. Aria fresca e il sole di primavera entrano nella stanza.
Accendo il riscaldamento, metto su il bollitore dell’acqua e intanto tosto il pane e tiro fuori la marmellata dal frigorifero. Vado in camera, chiudo le finestre, sistemo il letto e passo al volo l’aspirapolvere, dopo aver scrollato i tappeti di cucina, bagno e lavanderia. “Non sarà troppo presto per passare l’aspirapolvere” mi domando, ma ormai ho già fatto.
Torno il cucina, il te è pronto, bevo il te e mangio il pane mentre sciaquo coltelli e piattini e pulisco il top della cucina.
Chiudo al volo le altre finestre, abbasso le tapparelle ma non prima di aver tolto la polvere dai comodini. Mi lavo denti e faccia, mi vesto nella camera armadio e mi pettino al volo. Infilo scarpe e giacca, prendo borsa e pranzo, spengo la luce ed esco.
Ore 7.15 – accendo la macchina e vado al lavoro
Sono felice perchè è la quarta notte a fila che dormo NELLA MIA CASA ED è BELLISSIMO!!!
La porta della mia camera è aperta e non ho paura. Il telefono è spento, e non ho paura.
Se non fosse per la promessa fatta a te sarei ancora a casa dei miei.
Sei tu che hai teso la mano a me, e io l’ho presa.
Ho superato il primo gradino di una lunga scala.
Voglio essere donna podrona di me stessa e del mio destino. La mia vita nelle mie mani.
Mi stavo perdendo dei momenti bellissimi della mia vita e ti ringrazio per avermi chiamato ancora una volta al mondo vero e reale.
Hai ragione non era solo mondo di Alice, era mondo bambino e viziato.
Tanti sono i gradini che devo ancora salire, ma come tu mi hai detto, uno alla volta.
arthur ha detto:
Mannagg… Stellina, io trascurarti, mai!
E che in questi giorni non so più dove dividermi, il lavoro e qualche commento qua e là, giusto per tenere i contatti e per ricucire qualcosa che si era, mannaggia, scucito assai assai… quindi, non ti ho trascurato mia cara disastrino, ti ho letta, ma non ti ho commentato, tutto qui.
Leggo invece questo tuo nuovo diario e sorrido a ciò che dici, perché finalmente questa “donna padrona di se stessa” ha superato l’ostacolo e a quanto pare è felice di averlo fatto. 😉
Non so a chi tu l’abbia veramente promesso, ma in ogni caso la tua è stata una scelta importante, che ti aprirà nuovi orizzonti, con te stessa, per quella fetta di indipendenza che passa attraverso la gestione di noi stessi e poi, vuoi mettere poter mettere i soprammobili dove vuoi tu, senza che nessuno ti dica qualcosa?
A proposito di questa ultima cosa, i soprammobili, mi viene da ridere, perché dopo che mi ero separato dalla mia prima donna/convivente/praticamente moglie, avevo vissuto per circa un anno libero come l’aria, saltando come si suol dire da palla in frasca, godendo soprattutto la libertà di poter gestire la mia casa senza che nessuno si intromettesse nelle mie scelte, fino a che un giorno, guardandomi allo specchio, mentre facevo la barba, mi sono detto: “ma che ci sto a fare qui solo come un cretino?” Insomma, mi sono improvvisamente reso conto che, poter “mettere i soprammobili” dove volevo io, non mi soddisfaceva più e allora ho deciso che era ora che smettessi di “correre la cavallina” e di trovare una donna che dividesse con me questi miei spazi che incominciavano a diventarmi un po’ stretti…
Beh, è passato ancora un po’ di tempo e dopo, casualmente, ho conosciuto una donna e dopo un po’, abbiamo incominciato a vivere insieme… insomma, finalmente incominciavo a sentirmi libero veramente di poter vivere la mia vita ma insieme ad un’altra persona.
Ovviamente, i soprammobili sono una metafora.
Mia cara Stellina, un passetto l’hai fatto, il resto… si vedrà, anzi, sarai tu a volerlo, nel tempo…
Ti abbraccio e, non dire più che ti trascuro, altrimenti vengo e ti sposto tutti i soprammobili che hai in casa. 😉
Diemme ha detto:
Scucito… insomma, scucito…
A volte un abito si “smonta” per poterlo rimettere a modello per bene: chiedi alla tua cugina stilista!
*** A volte, scucire, è l’unico modo per poter ricucire in maniera veramente definitiva e pulita, senza patchwork e “ribodicci”.
Irish Coffee ha detto:
esattissimo 🙂 un passo alla volta
un gradino alla volta
perchè tutti i gradini che farai dovranno essere vissuti pienamente, con piacere
😀 leggendoti mi rivedo al mattino presto, stesse cose, stessi movimenti
e come te felice nella mia casa
buona giornata
spaziocorrente ha detto:
Ogni strada è giusta se ti porta ad un sorriso. Non c’è mai una sola strada da percorrere ma bensì un unico viaggio che si può intrapprendere. E ne vale sempre la pena. Ciao
stellasolitaria ha detto:
Arthurino carissimo,
riaverti qui mi riempie di gioia. Eh si, sono felice che ABBIATE RICUCITO, ma ricompare assidua la Lady nei tuoi pensieri e tu ti allontani da disastrino??? Eh Arthurino Arthurino…
Le tue parole hanno aggiunto un nuovo sorriso sul mio volto già sorridente.
Carino il racconto dei soprammobili!!!
L’ho promesso a TU.
Ma chi è TU mi è stato chiesto? E’ reale o è frutto della tua fantasia? Ma cio che descrivi taggandolo come tu è reale o soLo sognato?
TU è ……
Ehi si Arthur, indipendenza. Questo è il punto. Giocavo a fare la dura, ma alla fine ero solo un mare di insicurezze, nascoste da una corazza che non era nemmeno dura lei, figuriamoci sotto la corazza.
I soprammobili? Da regina del disordine a dea della pulizia e di ogni cosa al suo posto. Passaggio obbligato forse, ma mi fa stare bene.
Per quanto riguarda qualcuno nella mia vita, l’importante è continuare a lavorare su me stessa. I fantasmi sono stati non sono allontanati dalla mente, ma anche risolti.
Sono molto più serena, e quindi potrei essere più serena anche in una possibile storia a due. Da super frenetica e uragano, non dico che sono diventata una lumaca, ma nei rapporti personali vado molto più cauta. Cerco di non travolgere le persone, di non spaventarle con la mia irruenza, anche come forma di rispetto per animi diversi dal mio. Io sono uragano e sono felice di esserlo, ma quando riguarda qcn altro oltre a me forse guardare anche i suoi tempi e capire i suoi tempi può essere di aiuto.
Voglio essere donna padrona di me stessa e del mio destino e godermi ogni istante come se fosse il primo, come se fosse l’ultimo, questo voglio fare, non lasciando mai il mio sorriso…
Ti aspetto amico mio.
Un bacio Monica
stellasolitaria ha detto:
Diemme,
le tue coccole in pausa pranzo le apprezzo e lo sai…oggi risotto di zucca..mmmmm, ma non portarmi via Arthurino, laciamene almeno un raggio…
Ti abbraccio amica mia e sono felice che vi siate ricuciti…
A presto amica mia, Monica
stellasolitaria ha detto:
Carissima Irish,
i gradini da salire sono ancora tantissimi, ma il primo era quello con il dislivello maggiore.
Cinque notti sono passate, e mi sento sempre più serena, più contenta e sempre più padrona di me stessa.
La mia casa l’ho studiata, pensata e realizzata. Tanta me in ogni suo punto. E mi ci trovo davvero io.
Alla mattina il sole che entra nella camera e si spalma sulla parete fuxia, il vento che fa sorridere lo scaccia spiriti…si è proprio mia e io sono felice di essere li.
Felice nella mia casa. Sono felice che cio’ che scrivo ti fa rivivere emozioni.
Grazie nuova amica per le tue parole, a presto nei miei e nei tuoi pensieri.
Monica
Diemme ha detto:
Eccomi, eccomi!
Stellina, lasciami ricucita ad Arthur, ho sofferto troppo senza di lui…
Ma lo sai che oggi, leggendo che passavi l’aspirapolvere la mattina appena alzata, mi sono sentita in colpa? Mica mi ricordavo che eri la regina del disordine!
Vediamo quanto dura…
stellasolitaria ha detto:
Spazio,
illuminanti le tue parole.
Il viaggio verso noi stessi è unico, tante sono le strade. Eh si è vero. L’importante è scegliere la strada che ha un cuore, ho sempre detto, e ora grazie a te nuovo amico aggiungo, e che ti porti ad un sorriso.
Ho lasciato la strada delle lacrime. L’ho percorsa per due anni, con sentieri diversi, ma sempre strada di lacrime era, e solo adesso anche grazie alle tue parole ho capito che non portava a me stessa, ma lontano da me.
A volte lasciamo strade perchè sono inagibili. Il sole, il tempo aggiusta tutto, e forse dopo tempo anche quelle strade portano a noi stesse, a un grande sorriso.
Grazie spaziocorrente per avermi illuminato con questa riflessione nuova questo inizio di pomeriggio.
A presto Stella
P.s. scusami davvero se stamattina non mi sono spiegata bene. Intendevo esattamente il contrario.
stellasolitaria ha detto:
Diemme carissima,
regina del disordine è togliermi dei punti. Il peggio del disordine cosa è? e poi negare che sia disordine, eh!!!
No, carissima, non sentirti in colpa…no no no…
Non so quanto durera, mia cara, ti faro’ sapere.
Quando raccontavi mesi fa che le cose dovevi cercarle sotto montagne di cose sparse in casa io ti divevo che da me regna il caos tanta che mia mamma non sapeva più come fare a pulire e il peggio era che io e mio fratello siamo grandi…
Ti lascio ricucita ad Arthurino a patto che me ne lasci solo un raggio di lui, non chiedo tanto, eh…
un abbraccio a presto…
Monica
Diemme ha detto:
Ma hai visto quante femminucce circolano sul suo blog? E un raggio qua, e un raggio là….
Cara regina del disordine, da noi l’ennesima domestica ha dato forfait. Un paio di settimane fa, doveva fare quattro ore e dopo tre me la ritrovo vestita sulla porta di casa. Gliene chiedo il motivo e lei: “Non c’era niente da fare…”.
A casa mia non c’è niente da fare??? Forse intendeva dire “Non c’è niente da fare, non c’è soluzione, è un caso perso… “
stellasolitaria ha detto:
Diemme,
ho fatto una bella risata leggendo il tuo commento, eh si.
Effettivamente dice che è molto preso…forse hai ragione tu, troppe fanciulle, eh si…ma mi ha promesso, tu Lady testimone, che non mi avrebbe trascurato…vediamo vediamo…
Carina quella del non c’è più niente da fare, davvero.
Se entri in casa mia non riconosci che è casa mia, tutto maledettamente al suo posto e dannatamente pulito. Non che sia una poco pulita, ma come ben sai disordine assolutissimo e pulizia non vanno proprio d’accordo. Pulisci per quel po’ che puoi vedere.
La regina del disordine è passato. Questo capitolo è SULLA STRADA GIUSTA…sarà….?!?
A presto amica….
Diemme ha detto:
Lunedì è venuto Attila, e quando io sono arrivata a casa si sono buttati tutti addosso a me. Io speravo di avere un po’ di tempo per scrivere capendo pure quello che scrivevo (di solito non succede… ), e lei SOPRA a me, lui comodamente e soavemente sdraiato al mio fianco (sul matrimoniale). L’ho invitato ad andarsene facendogli presente che quello sarebbe stato il mio giorno libero e che per giorno libero non intendevo che invece di averne uno addosso ne avevo due, e gliel’ho detto e uno, e gliel’ho detto e due, e gliel’ho detto e tre… mi sono alzata, li ho cacciati malamente dalla stanza e mi sono chiusa a chiave (l’autosequestro è una delle attività più in voga dalle mie parti).
La mattina dopo ho fatto la conta dei danni… mi sa che questo sabato la domestica non se ne andrà dopo tre ore… oppure se ne andrà subito, appena preso atto della devastazione!
arthur ha detto:
Ti accontenti solo di un raggio?
Maddai… al massimo sono io che m’illumino dei tuoi raggi, la qual cosa mi sembrerebbe più verosimile.
Tornando a noi… non vedo niente di male nel tuo essere un uragano e se qualcuno lo travolgi strada facendo, vuol dire che non faceva per te.
Insomma, voglio dire che essere sereni va benissimo, ma quello che non devi fare assolutamente è cambiare te stessa per stare al passo con gli altri, al massimo solo un pochino se la cosa disorienta, null’altro, come è anche importante capire i tempi dell’altro e, se necessario, adattarsi; ovviamente la cosa deve essere reciproca.
Io credo che in un rapporto a due, alla fine ci si compensi, e se esiste quella famosa complicità tanto decantata in un mio recente post, le difficoltà caratteriali si superano e poi, chi lo ha detto che bisogna essere uguali per stare insieme ad una persona?
Alle volte, le coppie più affiatate sono proprio quelle agli antipodi su certe cose, se ovviamente c’è la voglia di trovare un punto d’incontro.
Comunque, goditi quest’attimo di libertà, il resto, se sarà il caso, verrà da solo, e… stai tranquilla, io non cambio secondo di come gira il vento, sono sempre lo stesso, alle volte forse più impegnato, ma sempre uguale: la libertà interiore è un bene che a fatica si conquista e quindi…
Ti abbraccio e buon pomeriggio!
arthur ha detto:
A proposito, il racconto dei soprammobili era vero. 😉
stellasolitaria ha detto:
Arthurino,
io voglio un grande raggio di te tutto per me. In queste settimane mi hai viziato con la tua presenza e non ci voglio rinunciare.
Il mio essere uragano ha spaventato. Sembra che io voglia correre e in realtà io sono nata in corsa, ma non per questo voglio buttarmi in una storia. Non è questo il caso.
Se qualcuno esce da una situazione pesante e difficile qualcuno che corre non è il massimo, ma io non correvo, ero così di mio. Rimango uragano e non voglio cambiare questa parte di me, ma posso cercare di capire i tempi degli altri e cercare di godermi di più i momenti cosa che per me è difficile.
I sorrisi, i silenzi, gli abbracci, il cuore che batte forte.
Ho imparato ad abbracciare forte i momenti, riflettere su di loro e poi venire qui e scrivere, mentre mesi fa avrei subissato la persona di messaggi. Ora preferisco scrivere qui, nel mio angolo.
Non voglio cambiare la mia natura. Pazza e folle sono. Pazza e folle voglio rimanere.
Voglio conquistare la mia indipendenza, indipendenza dal mio essere figlia viziata. Sono donna e non più bambina. Voglio essere padrona di me stessa e imparare a vivere anche i silenzi della mia casa.
Io sono felice per questo gradino salito. Lunga è la strada, ma sono felice.
Ora sono io e me stessa. Forse un giorno qualcuno accanto a me.
Ti abbraccio amico
P.s. e non spostarmi i soprammobili che sono solo foto di me stessa e candele, ma stanno li….
stellasolitaria ha detto:
Diemme,
carino il racconto che hai fatto. Sei sicuramente una persona speciale, forte e determinata. Le paure, i dubbi e le insicurezze li hanno anche le rocce. Sicuramente hai fatto un percorso difficile ma se sei qui oggi a raccontarlo vuol dire che sei una grande e che ci hai creduto e ci credi ancora. Difficile ci credo, ma puoi ritenerti orgogliosa delle tue scelte. Mi riferisco anche al racconto che hai pubblicato recentemnete da te.
Ti abbraccio Stella
Nicola Costantino ha detto:
L’ambizioso è preso dalla smania degli onori, egli vuole essere al centro di ogni attenzione, vuole primeggiare: “Sicut quisque magnitudine animi excellit, ita maxime vult pinceps omnium solus esse”, e non ha rimorsi nell’eliminare i concorrenti fastidiosi.
Diemme ha detto:
Insomma, l’ambizioso dovrebbe quanto meno potersi permettere di esserlo!
stellasolitaria ha detto:
Nicola,
ho letto il tuo commento e poi ho riletto il mio post e ho pensato a come sono io. Poi ho chiesto l’intervento dell’amica Diemme e ho riletto il commento e il post. E ora aggiungo: Non ho capito il nesso tra il tuo commento e la mia acquisita indipendenza (o meglio l’indipendenza che sto acquisendo).
Non mi ritengo ambiziosa e tanto meno eliminerei concorrenti se pur fastidiosi. Spesso mi faccio da parte per non far soffrire persone che soffrirebbero dalla mie azioni. Se in qualche circostanza oso o ho osato è perchè sapevo di potercela fare.
Credo in me stessa. Conosco i miei limiti, le mie insicurezze e le mie paure.
Era una semplice constatazione di un grande passo che avevo voglia e paura di fare.
Ti aspetto per continuare la conversazione. Non amo le cose in sospeso o poco chiare.
Stella
Diemme ha detto:
Chiedigli pure di scrivere in italiano: non sta bene pensare che siamo tutti latinisti. L’intelligenza delle persone sta anche nel parlare un linguaggio che l’altro possa capire.
Ovviamente, se c’è la volontà di farsi capire. Se invece lo scopo è quella di fare una citazione che neanche ci azzecca niente solo per il gusto di sfoggiare il latinorum, beh, allora…
stellasolitaria ha detto:
Amica cara,
come ben sai, io ho fatto le scuole basse e il latino non era contemplato, ma mi sono giocata l’aiuto a casa (Diemmuccia Sapienzisia…da sapienza…)se no come facevo a rispondere???
Ho dato un’occhiata al suo blog, eh si alta cultura, ma devo ancora capire cosa c’entri il suo commento con il mio essere???
Nicola,
attendo un tuo intervento. Grazie Stella