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AMICIZIA, DIO, DOMANI, FELICITA', LA VITA DOPO LA MORTE, LUCE, MORTE, PERDONO, RIFLESSIONI, SOLITUDINE
Up date: 25 maggio 2010
Un anno è passato da quando scrissi di Francesco. Più di un anno è passato da quando Francesco se n’è andato. Ricordo all’obitorio, chinata sulla sua bara, le lacrime che mi scendevano e il cuore che mi scoppiava. Ricordo quando lo chiamavo e lui mi rispondeva: cosa vuoi da me? e io ridendo gli dicevo: ti voglio bene. E lui aggiungeva: io della tua amicizia non so cosa farmene. Era duro, era schietto, ma io gli volevo bene davvero. Amicizia è un bene grande. Non sempre si può amare qualcuno, ma se qualcuno ci ama non si accontenta del nostro bene amico. Oggi scrivo queste parole perchè vedo Franceso davanti a me. Lo vedo ma lui non mi parla. Lo vedo di giorno e lo vedo nel sonno, ma lui non mi parla.
Signore ti prego rendilo felice almeno accanto a te.
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6 giugno 2009
Questa è la storia di Francesco. Francesco era uno di noi, anche se da noi era distante, perso tra i suoi sogni infranti.
Nato in una famiglia povera, ma dai solidi principi morali, nella sua amata Sicilia. Inizia a lavorare ancora ragazzino, non finendo nemmeno la scuola dell’obbligo. Si trasferisce al nord, dove si sposa e ha due figli, ora adolescenti. Una storia come tante. Matrimonio che finisce. Conti da pagare. Soldi che non bastano mai.
Ma un giorno la sua vita cambia. Un giorno, su quel treno, che prendeva da anni, una luce ad illuminare il suo sentiero. Una luce che gli ha riempito il cuore. Una luce che gli ha disegnato sogni e progetti. Voglia di costruire ancora qualcosa. Un bambino insieme. Condividivere un nuovo domani, loro, che uscivano da matrimoni falliti, con figli ormai grandi.
Un giorno quella luce è stata ofuscata per sempre. Un giorno, uno sparo, e quella luce è diventata tenebre. La tua luce non c’è più. La tua parte mancante non c’è più. L’unica persona che hai amato più di te stesso ti è stata portata via per sempre, in modo violento, in modo ossessivo da chi non si rassegnava che quell’amore fosse finito per sempre. Quel giorno i suoi sogni si infrangono al vento. Quel giorno il suo cuore smette di amare. Quel giorno Francesco smette di essere Francesco.
I giorni passano, tra lavoro e un mondo nuovo, fatto di nuovi amici che avevano la metà dei suoi anni. Vive alla giornata, senza fare progetti. Solo l’amore per i suoi figli e per i suoi genitori l’aiuta ad andare avanti con un cuore a pezzi e mille difficoltà. Poi, all’improvviso, diventa sempre più debole, fa fatica a fare ogni cosa, il respiro diventa difficoltoso. Non dice niente a nessuno e in punta di piedi si allontana. Lui che era già lontano. Non ha voluto condividere con nessuno questo suo nuovo dolore. Lui, che non chiedeva niente a nessuno. Lui, ragazzo di strada.
Davanti alla sua bara, ho pianto. Ho pianto perchè il Dio in cui credo l’ha portato via troppo presto, ma forse il suo viaggio era concluso. E sua madre, che in chiesa è persino svenuta, ha detto: Ora Francesco è felice. Lei l’ha preso per mano.
Stella ha conosciuto Francesco ad una scuola di ballo. Ma Stella e Francesco era due mondi differenti e mai sarebbe potuta essere cosa. Due stili di vita completamente diversi, due culture diametralmente opposte, due ambienti sociali antitetici. Per Stella Francesco era un amico. Per Franceso Stella cos’era? Era la speranza che quel cuore tornasse a battere, era la voglia di ritrovare un motivo per vivere, ma Stella ha troncato quella speranza perchè per lei non era così. Stella gli voleva bene, come amico, ma a Francesco quello non bastava e le loro strade si sono divise. Poco prima di andarsene lui le ha scritto chiedendole perdono per averla esclusa dalla sua vita, ma lui si era innamorato di lei. Stella non voleva ferire Francesco, ma sapere che Francesco alla fine aveva capito ha ridato il sorriso a Stella. Stella sa che ora Francesco è felice.
Fra Puccino ha detto:
Non so cosa scrivere.
Ti dico che in questo momento ho le lacrime agli occhi, e non mi capita praticamente mai.
Capisco perchè vorresti togliere questo post; ma l’hai scritto così bene e in maniera così autentica, secondo me è giusto che rimanga.
stellasolitaria ha detto:
Fra, il post rimane. L’ho scritto grazie a te e se tu pensi che deve rimanere lui rimarrà.
Lacrime agli occhi, commozione??? Mi hai spiazzato…
Cmq il tuo commento mi ha riempito il cuore di gioia.
Un abbraccio stella
Fra Puccino ha detto:
Beh, grazie.
Sai, io credo che se uno scritto viene così bene, è perchè è giusto che sia stato scritto, e allora deve restare.
arthur ha detto:
Monica… sembra quasi un racconto, ed è un racconto di vita, scritto con il cuore e… letto con il cuore.
Ti abbraccio!
stellasolitaria ha detto:
…allora resterà….
stellasolitaria ha detto:
La vita non è sempre allegra, ma la felicità prima o poi si raggiunge, magari non in questa vita.
Giovanna ha detto:
Io credo che stella muore prima di Francesco…poi fate un pò voi!! Tanto Stella è abituata a stare in cielo..infatti è una stella..e finalmente lei lì nel cielo sarà felice, xrchè da lì è stata tolta e lì dovrà ritornare prima o poi…Ma vuole tornarci libera così com’è nata, così morirà..Stella solitaria è proprio un nik perfetto!! Non ha senso vivere una vita così!!
Amica di Stella ha detto:
Cara Giovanna, tu non hai neanche il senno del poi, visto che Francesco è già morto mentre Stellina è ancora sulla terra: insomma, un po’ di realismo!
Oltre a non avere il senso della realtà non hai neanche buon gusto, visto che non mi pare il caso di andare a sporcare un post che parla di cose così serie con il tuo rosicamento da repressa.
Non hai conoscenza della grammatica, dal momento che “po’ ” si scrive con l’apostrofo e non con l’accento, il “perché” come l’hai scritto tu avrebbe persino una doppia erre (alla faccia dell’abbreviazione!) e senza considerare l’accento grave, e nick si scrive con ck e non con la sola k.
Insomma, Stella prima o poi andrà pure in cielo, tu invece resta pure sulla terra, ma mi raccomando, approfitta di questo tempo per andare a scuola. E peccato che non esistano le scuole di buone maniere, che quella ti sarebbe servita ancora prima delle altre.
A proposito, già che stai sulla terra, oltre che a scuola, vai pure dal dentista, che a furia di rosicare ti si sono consumati tutti gli incisivi!
Pasquale ha detto:
wow fantastica!
Luce ha detto:
Un abbraccio a te e a Lei…
stellasolitaria ha detto:
Giovanna,
chiunque tu sia sappi che il tuo commento mi ha fatto male.
Franceso è morto. Era un amico. Io sono viva e vegeta, con una splendida vita e felice di come sono e di quello che ho. Gli amici, reali e di blog, sanno chi sono e come sono. Le vite anche le più belle non sono tutte rose e fiori, ma cerco di ridermi addosso e di trovare un lato positivo anche dove non c’è. Mi arrabbio, ma non mollo. Vado avanti e cerco di vedere sempre un sorriso anche dove non c’è. E tu mi dici che non ha senso vivere una vita così??? Questo mi ha fatto male. E ti chiedo, cosa c’è della mia vita che proprio non ti va giù? Potevi semplicemente scriverlo, senza erigerti a giudice.
Non ho censurato il commento perchè non si può piacere a tutti, ma quando si va per blog ci vuole sensibilità, educazione, rispetto e tolleranza per chi è diverso da noi.
Il tuo mi sembrava un augurio di morte per essere felice. Io sono felice qui in terra e non ci penso prorpio di cercare una felicità diversa da quella che ho.
Ringrazio Dio per come sono e per quello che ho.
Tu di me non sai proprio niente e da quello che hai scritto non hai capito molto di tutti le parole che abbiamo scritto.
Giovanna spero tu voglia tornare per motivare le tue parole.
Stella felice, libera e contenta.
stellasolitaria ha detto:
Amica di Stella,
chiunque tu sia grazie per le tue parole.
Mi sono divertita un sacco leggendole, e spero che abbiano aiutato Giovanna a riflettere e guardarsi dentro. Noi siamo qui se lei vuole confrontarsi con noi. Io Francesco comunque (e mi rivolgo a Giovanna) lo lascerei dov’è. Io invece sono pronta al dialogo e al confronto.
A presto amica anche se non so chi sei.
sonoqui ha detto:
Due cuori si sono sfiorati nella vita.Uno è volato via,l’altro lo piange con grande rispetto.
Grazie per la toccante storia
Luce ha detto:
Le tue parole mi hanno commosso. Ci siamo sfiorati un istante ma abbiamo provato due sentimenti diversi: per me era un amico, lui avrebbe voluto qualcosa di più. Eravamo due mondi opposti, ma io gli volevo bene. Lui non credeva nell’amicizia tra uomo e donna: io si. Ora si è ricongiunto con il suo grande amore e sono felici.
Un abbraccio amica mia
Pasquale ha detto:
Luce amica mia,
non riesco ancora a crederci, ho riletto più volte la storia che meravigliosamente hai raccontato…
mi sono commosso quasi alle lacrime…
Il mondo ha bisogno d’amore e di amicizia e chiunque dovrebbe apprendere dalla Luce delle tue parole e dei tuoi pensieri.
Grazie infinite.
Un affettuoso abbraccio
Pasquale.
Luce ha detto:
Carissimo amico,
sai spesso rifletto sulla mia vita ed essendo il mio blog frammenti della mia vita amo riprendere vecchi pezzi e aggiungere i miei pensieri di oggi.
Porto nel cuore questa persona che non è stata felice in vita, ma sono sicura lo sarà lassù.
Ti abbraccio Luce
kate ha detto:
Che bel ricordo, anche se triste, sai che quel ragazzo grazie a te è stato felice…sono sicura che lo sia anche ora dove si trova…
Un abbraccio
kate
Luce ha detto:
Non è un ricordo triste. E’ una storia triste.
Le nostre vite si sono incrociate. Non c’è stato nulla tra noi, perchè quando per uno è amicizia e per l’altro qualcosa di diverso non ci può essere nulla. Non credo di avergli donato felicità, ma un senso di inadeguatezza per non essere come me.
Io non sono nulla.Un abbraccio Luce