Le cose più belle succedono sempre per caso. Non sono nè cercate nè programmate. Le cose più belle sono quelle che semplicemente accadono. Le cose più belle sono quelle che appaiono magiche e fatate e sono semplicemente le cose più belle. Semplicemente semplici. Semplicemente le cose più belle.
Ne parlo con le lacrime agli occhi, ma sorridente, perchè ogni tanto succedono cose che non penseresti succedano. Non ho trovato un nuovo amore e non sono riuscita nemmeno a trasferirmi a vivere su Marte, ma semplicemente mi sono resa conto di come la presenza di una persona nella mia vita abbia cambiato la mia vita.
Ma quando cambia una vita? Nel mio caso è cambiata lentamente e velocemente. E’ cambiata quando ho iniziato a dialogare con me stessa, come non avevo fatto mai. Dialogare con me stessa è una cosa che faccio fin da piccola, ma ho sempre preteso molto da me stessa. Ho sempre imposto molte regole e sforzi massacranti a me stessa. Poi, un giorno, per caso mi sono ritrovata davanti a me stessa. Ho iniziato ad abbracciare gli alberi e loro hanno iniziato a donarmi energia nuova. In mezzo ai boschi da sola ho iniziato a cogliere l’energia che le foglie mi donavano e la libertà che solo il cielo riusciva a regalarmi. Ho imparato a godere del silenzio e della solitudine della mia casa per parlare con me stessa, per ascoltare me stessa. “Ma io ho sempre ascoltato me stessa” mi ripetevo. “Ma io ho sempre parlato con me stessa” aggiungevo. Ho imparato ritmi nuovi. Ho imparato a capire che il vuoto non esiste, se non per essere riempito. Ho capito che il buio esiste per essere illuminato. Ho riscoperto l’amore per la nebbia e per la pioggia che avevo da ragazzina e mi sono chiesto dove era finita la mia parte melanconica e pensierosa. La mia parte adolescenziale. C’era ancora, ma nascosta dentro di me. Aveva prevalso la parte irruente e iperdinamica. La parte che deve per forza fare se no si sente insoddisfatta. Ho imparato ad ascoltare i piccoli segnali che da anni il mio corpo mi dava, ma che io non volevo cogliere.
Non sono diventata oracolo della verità e non ho nemmeno trovato una sfera di cristallo. Ho incontrato per caso lo specchio di me stessa e ho iniziato a fidarmi di questo specchio. Non avevo paura di lui, perchè lui non aveva niente da guadagnarci. Ero affascinata dal mi specchio perchè giorno dopo giorno scoprivo parti di me prima sconosciute. Quando avevo bisogno di energia lo specchio mi aiutava a tirarla fuori da me. Il mio specchio mi vede luce anche in giornata di buio totale.
Le cose più belle sono quelle che ci fanno svegliare con un sorriso al mattino ed addormentare con un sorriso. Le cose più belle sono quelle che ci lasciano una carezza sul cuore.
Grazie Maestro di essere entrato nella mia vita.
Stella luminosa
sonoqui ha detto:
La cosa più bella è tornare a parlare con sé stessi,
imparare ad ascoltare e aiutare prima l’una e poi l’altra.
Immergersi nella profondità del nostro io e riscoprire
tesori sepolti e dimendicati.
Ed ecco, per caso un regalo, lo porta “qualcuno” apposta per te.
Lieta notte cara Stella
Stella ha detto:
Il tuo pensiero esprire realmente come io mi sento in questo periodo. Ti abbraccio forte fortissimo e ti aspetto dove sto canalando la mia ritrovata energia, i miei viaggi…
kate ha detto:
Sai e non lo dico per ricevere una risposta, quello che trasmetti scrivendo questo post è profondissimo e stupendo, a volte, molte volte ho percorso lo stesso bosco, ho ammirato lo stesso specchio, ho illuminato lo stesso buio…io a quel maestro ho scritto perchè sapevo che ti aveva aiutata a guardare dentro te, ma forse la tua luce è molto più splendente e pura di quanto lo sia la mia perchè nel mio di cielo una risposta non c’è mai stata….ma sai anche un’altra cosa?
Quella forza che ora tu hai, l’amore, la dolcezza, l’altruismo la voglia di vivere e di lottare me la stai trasmettendo ogni giorno, e forse il nostro destino era proprio questo, forse la mia maestra devi essere tu!
Ti voglio bene un mondo di bene kate
kate ha detto:
P.S. hai ragione le cose spesso sono inaspettate e bellissime, e tu sei arrivata inaspettata e piena di ogni energia positiva…sei il mio dono grazie!
…Non ho dubbi sul fatto che esseri umani come te attirino su di se persone come Arthur, o come Sol, o come Folletta…siete speciali…
kate, però da te ci sono arrivata anch’io, magari un pò speciale in fondo in fondo lo sono 😉
Stella Solitaria ha detto:
Amica carissima,
le tue parole mi hanno emozionato. Io maestra? che onore. Non so perchè lui non ti abbia risposto, ma spesso le cose accadono, non vanno cercate. E forse le nostre strade si sono incrociate perchè così era scritto.
Dentro di noi c’è qualcosa di speciale, dentro tutti noi. Quando questo qualcosa di speciale diventa luce noi veniamo percepiti come persone speciali.
Un abbraccio speciale a te, Arthur, sol e anche a folletta anche se io non la conosco.
Stella luminosa e felice
melacandela ha detto:
Gli incontri migliori vengono sempre per caso. E’ un caso che stamattina siamo cascati dal letto. Un bel bernoccolo eppure ridevamo: in fondo, ci stavamo solo svegliando! Ciao.
Luce ha detto:
Per caso, perchè non nulla deve essere studiato a tavolino, ma come parte di un grande progetto preparato per noi. A noi se accettare o rifiutare.
Un incontro sotto la pioggia, in una giornata di primavera. Acqua e vento, e una luce lontana.
Oggi, acqua e vento, luce nella luce.
Ti abbraccio di luce nuova anima di questo spazio di luce
Ulisse ha detto:
A volte basta solo accettarsi. E accettare gli altri per ciò che sono. Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te e fare agli altri ciò che vorresti che gli altri ti facessero. Semplice e impossibile. Ma concreto.
fausto ha detto:
MARINAI DELL’ANIMA
di Fausto Corsetti
Tutti, con diversa intensità, conduciamo dentro di noi un dialogo interiore.
Ci sono alcuni, in particolare se vivono da soli, che a questo dialogo danno persino voce, con soliloqui nei quali due personaggi discutono tra di loro.
I pensieri si dipanano in continua alternanza fra quello che vorremmo essere e fare e quello che in realtà facciamo e siamo, fra le mete che vorremmo conquistare e l’autocritica che ci prospetta i nostri limiti, a volte esasperandoli.
I pensieri corrono come velieri nel mare della nostra mente, filano più veloci della nostra volontà. Sono propositi buoni e sentimenti cattivi, impulsi di generosità e spinte egoistiche. Sogni che ci proiettano nel futuro e nostalgie che ci ancorano al passato, privandoci del presente.
Questo lavorio dentro di noi prosegue anche di notte: la nostra mente non smette di elucubrare. E’ un laboratorio che non conosce orari di lavoro e che si ferma soltanto quando siamo intenti a un’attività che ci soddisfa completamente, per esempio quando diamo libero sfogo alla nostra creatività.
Raramente siamo in grado di convivere internamente pacificati, in quello stato di serena beatitudine che potremmo definire con un’immagine metaforica “il sorriso interiore”.
Come lottare con queste tempeste intime? E sono davvero negative? Forse, non dovremmo allarmarci quando la burrasca assume toni fragorosi. Si placherà.
Poi, non lasciamoci trascinare lontano da quei velieri, verso isole di illusione o sconforto. Teniamo saldo il timone del nostro discernimento, evocandolo dalle profondità sapienti del cuore.
Sarebbe certo utile, nei passaggi più difficili fra le onde, un interlocutore a cui affidarsi, con cui confidarsi, ma poiché raramente è disponibile, possiamo ricorrere ad un espediente antichissimo, al nostro “diario di bordo”: affidare alla carta i pensieri più galoppanti.
E la rilettura, tempo dopo, ci servirà per ridimensionare gli eccessi. Alla fine, quello che dovremmo fare è abituarci a convivere con il nostro conflitto interiore, accettandolo come una realtà ineludibile ed anche positiva. In fondo, fa parte della dinamica della vita e se sapremo governare le sue vele con distacco e un po’ di serenità e, forse, un pizzico di ironia, diventerà una ricchezza.
Di più. Una persona senza i marosi dei conflitti è un individuo senza vitalità: adagiato sulla coffa della falsa sicurezza si sente già a posto così.
E’ tra quelli che stanno sempre dalla parte giusta, che non sbagliano mai, che hanno sempre l’ultima parola, che vincono sempre. Non perdono mai. Sono vincenti: ma non sono “invincibili”, perché non hanno conosciuto mai il sapore della sconfitta.
Invincibile, invece è: il sole che torna ad avvolgere le cose dopo che la notte le aveva confuse nell’oscurità; il fiore che torna a regalare perdutamente profumo e colore senza curarsi chi meriti o no il suo dono; l’anziano , sazio di giorni, che non smette di credere che il “fare” non è l’unico valore della vita; il giovane assetato di futuro, che compie il primo passo di un lungo viaggio.
Talora può capitare che quasi nulla avanzi di noi stessi, alla sera: solo stanchezza, desiderio, attesa. Tutto, in certi momenti, appare perduto, vuoto, inutile. Ma proprio lì, al contrario di ogni evidenza, accade, si solleva, comincia qualcosa di inedito: il vento.
Il vento della perseveranza gonfia nuovamente le vele, profuma le fronti sollevate a cercare colori e incontri che aggiungono sapore nuovo al quotidiano. Il cuore si rinnova in una danza che canta alla vita, nella gratitudine, nello stupore. Appare possibile tutto ciò che appariva spento, fermo, inamovibile.
Marinai dell’anima: questo ci basti per sentirci invincibili.
Con un caro simpatico saluto
Fausto