Le mie parole
ti hanno allontanato per sempre da me
ferendoti,
facendoti piangere lacrime fredde e amare.
Le mie parole
ti hanno allontanato da me
nel momento in cui ti sei avvicinato a me.
A te chiedo perdono
per averti voluto a tutti i costi nella mia vita.
A te chiedo perdono
per essere diventato una sfida.
A te chiedo perdono
per aver offeso la tua sensibilità.
Non volevo che le mie parole
facessero male a te
per poi disintegrare il mio animo.
A te chiedo perdono
per parole che volevano essere parole di fata
e sono risultate parole nemiche.
A te chiedo perdono
con l’animo trafitto dalla tua sofferenza
—
Parole di Diemme, amica sincera e presente 12 maggio 2009
Non è che l’aiuto che ti posso dare sia poi molto. Del tuo blog abbiamo già parlato, tu puoi esporti, ma non hai diritto a esporre anche gli altri benché… lui l’ha letto, ci si è riconosciuto, ma dubito che qualcun altro possa essere a conoscenza dei suoi fatti privati. Io per esempio non ho mai capito a fondo tutte queste storie, soprattutto all’inizio parlavi tre te e te, inseguendo il filo della tua memoria e delle tue emozioni, e non era facile starti dietro.
Se lui quindi si è sentito spogliato ed esposto al pubblico (e questo, non neghiamolo, l’hai fatto), è a un pubblico spesso distratto, che per forsa di cose, del mezzo, vede appannato. Questo di internet è un mondo strano: uno si espone, si espone, ma in realtà non gliene frega un tubo a nessuno. Ha paura di aver detto troppo di sé, ma è esattamente come nel mondo reale ma… nella fisicità quotidiana, capita spesso che quello che tu confidi, lungi dall’essere capito, venga usato contro di te, forse qui pure. Che dirti adesso, fai tesoro di quest’esperienza, e se tu vuoi metterti a nudo, non dare per scontato che gli altri siano disposti a fare altrettanto, specie se lo fa qualcun’altro a loro insaputa.
Confida nel tempo che è un gran medico. Passata la mortificazione (perché quella indubbiamente c’è stata, e ingenua tu a dargli il link sapendo di avere scritto della sua vita più privata), probabilmente capirà che per chi legge i blog è come quando su un giornale si legge una lettera di qualcuno che si lamenta che la suocera così, i figli colà, non si accosta al marito da tre anni, il capo ci prova… insomma, sono cose assolutamente di tutti i giorni, e assolutamente anonime per il lettore persino quando c’è nome e cognome, figuriamoci quando non c’è.
Diemme ha detto:
Oops… trattandosi di un’e-mail scritta in fretta e furia e non riletta, mi rendo conto ora che la pubblicazione, effettuata col mio consenso, mi mette in soggezione per qualche svarione qua e là…
Pazienza! Spero almeno di essere stata chiara, e di aver aiutato qualcuno a capire che noi, che leggiamo attentamente il blog di Stella, di lui non sappiamo veramente niente, e non sapremmo individuarlo in nessun luogo del mondo.
Solo lui sa di essere “lui”.
stellasolitaria ha detto:
Grazie amica mia carissima,
tu come lui sei una purista della lingua italiana, e non sarà qualche svarione qua e la che farà venire meno questo tuo essere (non per altro quando sono in crisi con la lingua italiana busso alla tua porta)
Non so se lui leggerà il blog. Non posso certo scrivergli x chiedere di farlo. L’ho fatto per chiedergli giorni fa di leggere questa lettera, chissà se lo farà.
Posso non citare fatti suoi personali ma come faccio a non ispirarmi a lui?
Aver perso la sua stima, non essere più la sua fata ha fatto morire una parte di me.
Grazie diemme di esserci
Giorni difficili per me, come sai….
Irish Coffee ha detto:
condivido tutto ciò che ha scritto Diemme,
chi non conosce il web, chi non legge i blog, non sa che coloro che leggono non sanno chi realmante è coivolto
si leggono storie, tante storie, e molte di queste sono brutte storie
purtroppo a noi lettori arrivano solo quelle parole che per chi scrive sono uno sfogo
penso che se qualcuno ti ha letta, se quel qualcuno ha capito di essere il diretto interessato, di possibilità ne ha due
o scappare davanti alle parole
o prenderle seriamente in considerazione
possono essere la base per un futuro migliore…
e spero che quel qualcuno possa leggere ciò che ora è stato scritto, questo post.
un abbraccio
stellasolitaria ha detto:
Grazie Irish,
all’inizio non volevo che quel qcn leggesse il blog di Stella e non per ciò che avevo scritto su di lui, come lui crede. Non volevo perchè qui Stella è messa a nudo, con dubbi e paure, insicurezze.
Quel qcn crede che se io mi debba confrontare con gente che non conosco io sia messa male e che dovrei confrontarmi solo con me stessa.
Il mondo dei blog è un mondo complicato e anche semplice.
Quel qcn ha letto in questo blog un mare di stronzate, e ha perso la stima di me.
La durezza, la creduzza delle sue parole mi ha fatto male. Non vuole più avere contatti con me. Mi tratta come la peggiori delle criminali.
Non so se leggerà questo post. Non so se leggerà questi commenti. So che ho perso per sempre il mio principe.
E questo blog ha perso le pagine più belle, anche quelle che solo io e lui sapevamo essere nostre.
Un abbraccio amica mia…
…come dicevo da diemme sto pensando di chiudere questo blog che tanto ho amato…
Diemme ha detto:
Errare è umano, perdonare è divino.
Forse lui era un principe, ma non un re. Se avesse avuto quella statura che a un re si compete, avrebbe compreso la tua frragilità e ti avrebbe perdonata.
A patto che non perseverassi: perseverare è diabolico!
Fra' Puccino ha detto:
Non ho la più pallida idea di cosa tu possa avere scritto, ma penso che una reazione come quella di cui parli sia davvero esagerata.
Ma cosa potrai mai avere scritto!?
Comunque non chiudere il tuo blog, ma soprattutto non smettere di scrivere, soprattutto quando magari ne avresti bisogno.
Hai sbagliato, ti sei scusata, ti sei pentita se vuoi ti assolvo ma prima 3 padre nostro e 2 ave maria.
Diemme ha detto:
No, Fra’ Puccino, non è esagerata, non hai idea di come uno si senta quando vede i fatti propri spiattellati in pubblico.
Poi, noi non abbiamo idea di chi lui sia e nemmeno abbiamo presente tutti questi fatti, mischiati ad altri fatti di altre persone altrettanto sconosciute però, se dovesse averle lette qualcuno del giro… non è piacevole, e non è giusto nei suoi confronti minimizzare e farne una burletta.
Stella ha sbagliato in buona fede, è il suo carattere, e la cosa più positiva è che abbia capito l’errore fatto. Io non sono riuscita a perdonare unicamente le persone che non si sono rese conto del proprio comportamento, è decisamente la cosa che mi ha ferito di più di loro: non l’aver sbagliato, ma il non essersene rese conto mai, neanche a posteriori.
Stella ha capito, ha chiesto perdono: sicuramente non basta a cancellare il fatto, ma è comunque l’unico passo che poteva fare.
Ora la palla è in mano a lui.
Fra' Puccino ha detto:
Cara Diemme, non ti aspetterai mica troppa serietà da chi si firma Fra’ Puccino, no?
A me sembrava (continua e sembrare) una reazione spropositata, soprattutto visto il comportamento di Stella.
Certo, non so che cosa abbia scritto in questo famigerato post, ma penso che per offendersi così il limite da superare è veramente molto alto.
E non bisogna neanche mitizzare la privacy: l’uomo è un animale sociale e il gossip, secondo gli psicologi, cementa la coesione sociale…
Papi docet
stellasolitaria ha detto:
Carissimi Fra Puccino (benvenuto nel mio blog) e Diemme, scusate se arrivo solo ora ma sono giorni difficili, sotto tantissimi punti di vista, ma la difficoltà tempra l’uomo e quindi dopo questa super bufera, sempre se sopravvivo, saro’ più forte.
Le pagine più belle, per me e per tanti lettori e amici(amici di blog e non amici reali che non frequantano casa Stella) erano quelle scritte su di lui. Alcune erano semplici poesie, ma ricche di sentimento; altri erano racconti ispirati al nostro travagliato essere, insieme o non insieme; altri erano doni che avevo fatto a lui o scambi di sms in cui ho parlato della sua privicy più profonda.
In questo blog si mixa realtà e sogno, verità e fantasia, ma solo io so dove finisce la realtà e dove inizia il sogno. Come disse un giorno Arthur la mia vita ma romanzata.
L’amica Diemme ha più volte fatto presente che ho reso pubbliche cose che forse era meglio lasciare private x’ non erano legate a me in prima persona. Mai c’è stata male fede o malizia nelle mie azioni.
L’essere vista come cattiva e aver voluto fare male intenzionalmente è la cosa che mi rende triste e fa riflettere. L’essere vista come egoista mi fa male. L’essere stata accusata di avergli voluto fare male, io che ho sempre cercato di capire e giustificare le sue azioni. La freddezza, durezza delle sue parole. Ho perso una delle persone che hanno significato di più per me. La persona che mi ha fatto provare le emozioni più belle e più forti. La persona che mi sarebbe piaciuto avere accanto nel mio viaggio.
Fra Puccino,
tu mi dici di non chiudere il blog, ma il mio animo feritore è ferito; il mio cuore è triste e piange. Ingenuamente, ha detto diemme, gli ho dato il link (dopo lunga insistenza sua) ma non ho cancellato nulla di cio’ che avevo scritto (certo che potevo farlo), ma io sono coerente con il mio essere. Non volevo certo fare male a qcn.
Lui non è uomo di rete, uomo di blog e per lui confrontarsi su un blog è inammissibile. Avrà ragione lui? e io sono davvero messa male e dovrei confrontarmi solo con me stessa?
E cosa dovrei scrivere ora? Di come mi sento vuota? Di come ho tradito la fiducia di un uomo che dopo anni di sofferenza forse si sarebbe fidato ancora di qcn? Cosa dovrei scrivere?
Mi sento sola e ferita, sapendo di aver ferito, ma spero che un giorno capisco che sono davvero fata. Sentire che per lui non conto più nulla, nemmeno in amicizia, ha ucciso una parte di me. Legati da un doppio filo e sempre lontani…
Diemme ha detto:
Papi docet???
No Fra’ Puccino, non è una reazione spropositata. Il limite da superare è il tradimento della fiducia, e mi pare sufficientemente alto.
Poi, la realtà, è che secondo me quello che ha scritto per chi ha letto senza conoscerlo è stato nulla, e io stessa, che seguo Stella piuttosto attentamente, non ho la più pallide idea di quali siano le parole a cui si riferisce.
E’ giusto che se la sia presa, probabilmente è anche giusto che, passato il primo momento, contestualizzi il fatto e si renda conto che non ha generato alcuna confidenza.
Almeno in chi non lo conosce, e probabilmente continuerà a non conoscerlo e a non avere la più pallida idea di chi lui sia.
Fra' Puccino ha detto:
Papi docet era riferito alla cronaca politico-mondana di questi giorni, in cui si parla più di gossip che di programmi elettorali.
@ Diemme: in teoria hai ragione, in pratica quanti rapporti dovremmo rompere quando viene tradita la nostra fiducia? Quante persone ci fanno cose per cui dovremo cancellarli dal blogroll della nostra esistenza, e invece continuiamo a frequentarli?
Secondo me bisogna imparare dai gatti (io ne ho 3, so di cosa parlo): si graffiano e aggrediscono furiosamente, e dopo 5 minuti si accocolano insieme teneramente.
Diemme ha detto:
Io, quando viene tradita la mia fiducia, i rapporti li rompo, o meglio, seguo il detto “La prima si perdona, la seconda si bastona”.
Questa è la prima, quindi secondo me sarebbe giusto darle una seconda chance, ma se una persona tradisce recidivamente la mia fiducia (diciamo arriva alla seconda o terza volta), a me non importa un fico secco dei gatti, del gossip e di Papi.
Io i miei amici li stimo, e non ho nessun bisogno di zavorra per riempire il sabato sera: io dal blogroll della mia esistenza ci ho cancellato ben altre persone, e non me ne sono mai pentita.
Diemme ha detto:
@Fra’ Puccino: a propositom, sono finalmente riuscita ad aggiungerti nel mio di blogroll!
Siccome ho provato più volte, non so se magari ti ci ritroverai più di una volta, sparso nelle varie categorie. 🙂
riccardo ha detto:
Carissima Monica, nei post che ha scritto su di lui non c’era niente neanche di LONTANAMENTE offensivo. Di che cosa potrà essersi offeso? Davvero non capisco.
Anzi, direi che di tante cose da te scritte su di lui, avrebbe anzi dovuto sentirsi orgoglioso. Gli hai infatti conferito doti tali di bellezza e di misteriosità, gli hai dimostrato un tale rispetto per le sue vicende personali, che avrebbe dovuto sentirsi estremamente grato.
Se non ha capito tutto questo, pace; certo, la sua reazione ti ha ferita, forse anche sconvolta; è comprensibile. Anche perchè secondo me, è stata ingenerosa.
E guarda, ti dice queste cose uno che come sardo è stato allevato nell’idea, forse nel mito della riservatezza e del controllo delle emozioni, del non parlare troppo (col risultato che così si finisce per non parlare mai), del chiedere permesso per tutto e di provare laceranti sensi di colpa quando si osa(?!) “tradire” una sola virgola di questo discutibile codice.
Ma tu non sentirti colpevole. La poesia “A te chiedo perdono” spiega ancor più chiaramente i tuoi sentimenti. E non chiudere il blog perchè secondo me, mai come ora hai bisogno di allontanare con la scrittura il tuo dolore.
Il fatto che lui si sia sentito, secondo me a torto, ferito da te non può farti maturare la decisione di soffocare la tua voce e la tua poesia.
Un abbraccio e cerca di stare bene!
Riccardo
stellasolitaria ha detto:
TOC TOC TOC TOC TOC…
…Diemme e Fra Puccino,
scusate se mi intrometto, ma non è cosa ho scritto o cosa non ho scritto, è l’aver parlato di lui, di aver pubblicato la sua vita privata, molto sofferta e molto sua. E’ l’aver pubblicato uno scambio di msg, cose scritte solo per lui. E’ aver rivelato la sua vita.
Uomo misterioso e riservato, con un passato irrisolto.
Solo ora mi rendo conto che tanto di quello che so lo sapevo solo io. Solo ora mi rendo conto che mi ha detto cose che veramente non sapeva nessuno o pochi. Ho tradito la sua fiducia. Ho tradito la fiducia di una persona che aveva bisogno di una mano per saltare nel vuoto e sperare che il paracadute si aprisse. Io quella mano gliel’ho tesa e poi negata. Negata inconsciamente.
Non era pronto per una storia con me, ma il non chiudere la porta x sempre da tutte due le parti qcs significava. Solo ora me ne rendo conto.
Ho sbagliato perchè ho parlato di lui nel mio blog.
Io l’ho amato davvero e rimarrà dentro di me.
Potevo essere la persona giusta? …????….
Sono a pezzi x’ so che ho perso x sempre la sua stima, la sua fiducia e lui è ripiombato nel tunnel di non fidarsi più di nessuno.
Fra Puccino e Diemme,
questa è la situazione. Il mio dolore è stato causato dal mio essere uragano, dal mio essere spontanea e si forse diemme hai ragione un po’ ingenua…
…Non so se lui leggerà queste pagine…
Se le legge si arrabbierà ancora di più…se non le legge non capirà la situazione…in ogni caso io sono intrappolata nel mio sbaglio.
Stella
stellasolitaria ha detto:
Riccardo,
le tue parole mi riempiono il cuore di gioia.
Il fatto è che ho parlato della sua vita più intima e privata sul mio blog, confrontandomi con un mondo a lui sconosciuto e ignoto.
Ho parlato delle sue paure, dei suoi lutti, delle sue debolezze, delle sue passioni, dei suoi amori.
Ho reso pubblico ciò che per lui era privatissimo e l’aveva condidato a me.
Splendido il dialogo tra noi: io persona aperta ed estroversa, lui uomo chiuso e introverso.
Lui che si confida a me, io che non riesco mai a raggiungerlo fino in fondo, ma rimanere rispetto, stima, un bene profondo (forse di piu..chissà), attrazione da paura e poi tutto su un blog, lui riprecipita nel tunnel del non fidarsi più di nessuno e io rimango vuota con la consapevolezza di aver perso la stima di una delle persone più importanti della mia vita.
Questo è… e io posso solo dire: è colpa mia….
Riccardo,
a lui ho dedicato le pagine più belle del mio cuore.
a lui ho dedicato i miei pensieri più intimi…
e ora che ho perso la sua stima e la sua fiducia una parte di me è morta per sempre…