Davanti al mio amato cielo rifletto. Riflessioni nell’aria fresca di questa primavera molto autunnale. Riflessioni sotto la pioggia che scandisce le mie giornate. Riflettevo sui miei compagni di viaggio in questa mia vita stellare. Riflettevo sulle parole di Alan che fugge da fiumi di parole che inondano il suo esseere. Parole, solo parole, a mia disposizione per descrivere i miei pensieri, le mie paure, i miei sogni. Parole che ci abbracciano come cuori di mamma. Parole che ci trafiggono come spade taglienti. Paole, solo parole per esternare la nostra anima. Riflettevo, sui confini da rispettare nei rapporti a due. I confini sono però da entrambe le parti. Entrambe le parti possono aver subito un torto. Non ci sono vinti o vincitori. Riflettevo in seguito da un pensiero esternato da colei che credevo amica. Spesso non si ferisce intenzionalmente, ma si ferisce lo stesso. Riflettevo sulla libertà di censurare i pensieri di chi ci legge che non condividiamo completamente. Non sono d’accordo. Nel mio cielo non si leggono solo pensieri che mi lodano, ma pensieri di chi mi legge che possono anche andare contro il mio pensiero. Riflettevo tra un raggio di sole e una goccia di pioggia. Pioggia che tanto amo e che porta con se tanti cambiamenti. Questi i miei pensieri di oggi.
Pensieri di oggi
14 venerdì Mag 2010
Posted QUESTO LUNGO VIAGGIO
in
solindue ha detto:
Non so cosa sia successo, se qualcosa è successo, ma questo tuo post trasuda di riflessioni tristi, anzi grigie e tristi.
Un’amica che non è più tale, torti subiti, ferite dell’anima che non si rimarginano così facilmente…
La pioggia, così come l’amore, porta con se la vita e tanti continui cambiamenti che non sempre è facile assimilare e fare propri.
Se un sorriso è amore e speranza allora ti sorrido, mia cara amica: ci aspetta un lungo fine settimana di pioggia…
Luce ha detto:
Mia carissima sol,
non c’è tristezza in queste riflessioni, davanti al mio cielo grigio. Pensavo alle parole di Alan, ed è vero. Ci facciamo prendere dalle parole che ridondanti riempiono l’aria, la nostra aria. Poi, ieri ho scritto in un blog dove non andavo da secoli. Io non ho rancore verso di lei, ma chi sceglie quali commenti pubblicare e quali no è certamente incompatibile con me. E mai lascio commenti offensivi. Lungo fine settimana di pioggia che adoro. Adoro il sole ma la pioggia purifica, fa riflettere e porta con se un sacco di cambiamenti. Mi va tutto bene, cara sol, ma sono felice che i miei pensieri siano grigi perchè grigio è il colore della mia anima, non è un’anima triste ma in continua evoluzione. un abbraccio di sole a te, mia cara sol
alanford50 ha detto:
@LUCE.
Innanzitutto grazie per avermi regalato questi tuoi pensieri e versi, voglio approfittare di riproporti anche qui sul tuo spazio, la risposta al tuo graditissimo commento che hai speso sul mio blog, visto che il tema è il medesimo, credo che possiamo renderne partecipi anche chi legge e scrive qui sul tuo spazio di cielo.
Quando parlavo e parlo dei fiumi di parole, non mi riferivo certamente alle tue ed alle vostre (blogger) ma a quelle che invadono con un frastuono insopportabile la nostra società dai suoi albori ad oggi, è da quando ho l’età della ragione che nei vari punti di potere civile, religioso, sociale ecc.ecc. che sento dire specularmente le medesime inutili parole, sempre perfettamente uguali, come una pagina piena di parole con più o meno senso, riletta all’infinito, fino al punto che le parole hanno perso il loro senso, il loro significato, diventando unicamente un suono fastidioso, lagnoso, se non sono serviti decine di migliaia di anni di storia dell’uomo per imparare a donare il giusto senso e valore alle parole, che speranza abbiamo, poveri mortali dal tempo molto limitato? tutte le generazioni sono condannate alla stessa litania senza uscirne mai fuori, senza giungere mai ad un minimo obbiettivo.Per quanta riguarda le vostre parole di blogger, invece devo ammettere che si riscontra una volontà contraria, una ricerca di essenza e di contenuti, ma il numero ed il mezzo ci condanna ad essere predicatori nel deserto più sconfinato, ma è senza ombra di dubbio che queste vostre parole seppur facenti inevitabilmente parte di questo frastuono generale, sono e siete voci fuori da coro, anche se come ho detto prima equivale ad un urlo nel deserto, quell’urlo c’è, esiste, è vero ed ha tutto un suo recondito significato, ma nessuno lo sente.Quindi a chiusa di questo mio dire, ben vengano le vostre parole, meno male che ci sono, perché tornando alla metafora del deserto, è vero che è arido ma c’è comunque vita, quindi evviva le vostre parole che rappresentano comunque la vita.
Ciaooo neh!
Luce ha detto:
Alan caro,
ti ho regalato i miei versi perchè il mio cuore mi diceva che era giusto così. Sono felice che tu ti trovi a tuo agio in mezzo ai miei fiumi di parole. Parole, unico mio strumento per esternare a voi la mia anima.
Anima di Luce