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AMICIZIA, DELUSIONE, DISTACCO, DISTRUZIONE, FERITA, LACRIME, LUCE, MURO, POLVERE, SOFFERENZA, TRAPPOLA DI CRISTALLO, VUOTO
Up date: 22 gennaio 2010
Se c’è una cosa che non tollero è la polemica, perchè la considero inutile e sterile. Amo invece il dialogo e questo è sempre stato presente in questo mio cielo, anche se sono consapevole del fatto che sia molto più facile dialogare in un blog di discussione rispetto ad un blog intimistico. Ringrazio per questo tutte le mie nuvolette.
Ho chiamato questo scritto RIFLESSIONI perchè è un susseguirsi di pensieri dopo aver letto il post di Arthur. Non l’ho chiamato in altro modo perchè questo era il mio pensiero. Il mio pensiero deve essere così accettato.
Piacere a tutti è impossibile, ma la cosa certa è che prima di tutto dobbiamo piacere a noi stessi e accettarci semplicemente per quello che siamo.
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Leggendo oggi il post di Arthur mi sono resa conto che una ferita profonda non passa solo perchè non la vuoi vedere.
Una ferita profonda tra cuore e anima, che cerco di non vedere e di non sentire, ma c’è, pronda e profonda batte dentro di me.
Avevo deciso di sepellirla dentro di me, perchè altro non potevo fare. Non puoi chiarti con chi ha gettato polvere su di te, con ti ha eretto muri da qui al cielo, con chi ti ha cancellato come un colpo di vento.
La sofferenza rimane per non essere stata accettata per quello che sei. Un individuo dovrebbe essere accettato semplicemente per quello che è: un individuo, con i propri pregi e i propri difetti. Noi non siamo verità unica. Noi percepiamo la nostra verità, ma dove sta scritto che la verità di un altro è meno vera della nostra?
Una ferita profonda che fa piangere lacrime tristi, per quello che credevo fosse e in realtà non è stato. Per la polvere gettata su di me che mi fa lacrimare gli occhi e piangere il cuore. Per essere stata cancellata come non fossi mai esistita.
Un giorno qualcuno mi disse: ma tu sei quella che scrive con il cuore in mano. E oggi, lacerata da una ferita profonda, sorrido al mondo e sono felice per non aver mai smesso di ascoltare il mio cuore. Io sono semplicemente quella che sono, non ho maschere o doppi volti, non ho una vita reale contrapposta alla mia vita virtuale, io sono semplicemente io.
Una ferita profonda che non posso far finta che non esista, perchè c’è. Tempo fa ricordo di aver scritto che se fosse stato paradiso non sarebbe andato perduto e ancora oggi lo credo. La ferita però c’è e fa male.
kate ha detto:
Ciao bellissima stella, so che per motivi diversi stai soffrendo anche tu, il non essere capiti, l’essere cancellati come un colpo di spugna, il non capire, il non poter replicare…lo so che fa male, sento benissimo quella sofferenza e ti giuro è come se vedessi le tue lacrime, ma, e questo lo dici da sempre, tu sei così, semplicemente tu, niente vite diverse oltre questo blog, niente menzogne, niente contraddizioni o compromessi….è questo che ti rende unica e speciale, un essere stupendo una donna piena di carattere ma anche dolcissima e indifesa come un cucciolo…la vita purtroppo non è sempre come vorremmo e le persone soprattutto qui si mostrano diverse da come sono realmente…piangi se ti fa stare meglio, non chiedere perdono per le tue lacrime, continua ad amare e gioisci perchè la tua fede è immensa e perchè quel tuo sorriso e la tua forza rendono più sereni non solo me ma anche tutti quelli che realmente ti amano e non ti succhiano le energie positive e belle che hai.
Sii te stessa sempre, un bellissimo angelo che per fortuna è capitato nella mia vita e in quella di tanti come me.
Ti voglio un bene immenso e ti dico grazie per esistere e per essere Monica
Kate
Stella Solitaria ha detto:
Kate carissima,
le tue parole mi hanno commosso. Chi lo dice che per amore si soffre di più? e chi lo dice che sono gli uomini che ci fanno soffrire? Questo è il caso in cui non si soffre per amore, ma è ancora più triste. Da questa esperienza ho però imparato a tenere un pò le distanze. Non voglio diventare chi non sono e ho anche rimesso il mio vecchio Nick perchè questa sono io. Non amo chi mi impone una verità che non sia quella che io riesco a percepire. Come vedi il pezzo di Arthur mi ha dato lo spunto per fare un pò di pulizia in questo cielo. Non amo chi erige muri e getta polvere.
Ti abbraccio amica mia carissima….
balibar ha detto:
Stella, ti lascio un pensiero che mi ha suscitato il tuo post, da vecchio babbione quale sono ma con, in fondo, un senso positivo.
Dici “La sofferenza rimane per non essere stata accettata per quello che sei. Un individuo dovrebbe essere accettato semplicemente per quello che è: un individuo, con i propri pregi e i propri difetti.”.
E mi fermo sul significato di “accettare”.
Io posso accettare una persona per quello che è ma posso capire e decidere che il mio mondo non si coniuga con il suo.
Se una relazione od un rapporto si chiudono non vuol dire necessariamente che uno è meglio o peggio dell’altro. E’ il riconoscimento delle differenze.
Non mi sono mai trovato d’accordo sulla questione “se era paradiso, lo è ancora nonostante tutto”.
Sono un evoluzionista. Altrimenti un’amicizia non potrebbe trasformarsi o un amore frainteso non avrebbe lo spazio per far crescere una bella amicizia.
In tempi remoti inseguivo l’approvazione altrui, disperatamente, fino a starci male, fino a far dipendere da questo il mio essere.
Fino al giorno in cui mi sono detto “cribbio, su questa terra siamo miliardi, non posso pretendere di andare d’accordo con tutti o che tutti vadano d’accordo con me”.
Da allora vivo notevolmente meglio.
Sugli incroci della vita ho poi una teoria personale. Esistono innumerevoli possibiltà “d’incrociarsi”: c’è il mancarsi per un soffio, lo sfiorarsi, l’impatto duro, il toccarsi e proseguire, etc.
Che tipo d’incontro abbiamo fatto lo capiamo col tempo, quando vediamo le strade congiungersi, dividersi, allontanarsi.
Ognuna lascerà un segno o un non-segno che equivale ad una lezione di vita che è comunque bello e utile trattenere.
In quanti incroci abbiamo lasciato inconsapevoli la nostra immagine a qualcuno che, pur perdendoci, o meglio, non potendo afferrarci, si ricorderà di noi?
Stella ha detto:
Carissimo Balibar,
se non ti ho risposto subito è perchè avevo bisogno di metabolizzare le tue parole e capire il loro effetto dentro di me.
Dell’approvazione altrui non me n’è mai importato molto, nè da ragazzina nè oggi. Certo, alle persone a cui tengo, preferirei piacere perchè se no c’è un qualche problema di trasmissione. Mesi fa ero particolarmente in crisi perchè il moroso della mia best friend non approvava il mio stile di vita. A me dava ai nervi che lui si potesse porre una qualsiasi domanda su di me: sono l’amica di lei, mi ripetevo, lui cosa c’entra. Ora vivo decisamente bene questa cosa: la vita che faccio è quella che ho scelto di fare e io ne sono felice. Se a lui non piace non è certo un problema mia. E’ la mia vita.
Chi ha deciso di frequentarmi deve accettarmi per quello che sono. Cerco di dare anima e cuore, in amore e in amicizia, ma ho i miei limiti. Mai dare qualcosa per scontato, mai pretendere dagli altri qualcosa che gli altri non potrebbere pretendere da noi, giocare sempre con le carte scoperte, niente sotterfugi, niente malignità, niente negazione di cose dette. Io lavoro su di me, non sugli altri. Ognuno rende conto a se stesso a fine giornata e se crede anche a qualcun altro, non a me di certo, e non io agli altri.
Se fosse stato paradiso lo sarebbe ancora oggi. Spesso noi idealizziamo le persone e poi quando scopriamo che non sono come noi ce le siamo disegnate apriti o cielo. Non credo nemmeno in un’esame di riparazione di un’amicizia, perchè o è promossa a pieni voti o è bocciata. Una cosa che mi fa tremendamente perdere la pazienza è rinfacciare le cose. Per questo non credo che in amicizia ci possano essere gli esami di riparazione. Credo nei confronti, non negli scontri. Credo nel chiudere i rapporti, non nel cancellarli. Credo nel dialogo, non nel chiudere la bocca alla gente.
Molte strade si incontrano e tantissime altre non si sfiorano neanche, ma se si incontrano non devono essere calpestate, ma prese per quel poco o quel tanto che ci possono dare e noi possiamo dare a loro.
Alla luce di tutto questo, mio caro Balibar, non sono d’accordo con te.
Non posso piacere a tutti, ma a me stessa questo lo devo.
Un abbraccio stellare Stellasolitaria
spaziocorrente ha detto:
Una ferita profonda non va ignorata, ma curata. Fa male perchè brucia, perchè è sensibile a tutto, ma lentamente si rimargina e quella parte debole di te diventa più forte, forse non come prima, forse con una leggera cicatrice.
Ma non possiamo nemmeno stare immobili per evitare di ferirci. Sarebbe come godere di un giardino dall’alto per paura delle spine delle rose, per paura dei rami sporgenti; ci perderemmo il profumo dei fiori, il contatto con quelle piccole cose della natura che sono bellezza ed armonia.
Le ferite profonde raggiungono il cuore ma non scalfiscono l’anima.
Buona giornata
Stella ha detto:
Carissimo spaziocorrente,
l’immagine che deriva dalle tue parole è talmente chiara e viva che potrei prendere i colori e dipingerla.
La mia anima è stata graffiata nel corso della sua vita, ma è forte e batte con coraggio, determinazione ed energia, dentro di me.
Noi non abbiamo vite di riserva, non siamo supereroi e fatine della notte. Siamo esseri umani, con i propri pregi e i propri difetti, ma una cosa di cui ho davvero paura è la cattiveria umana perchè celata dietro animi buoni e parole altisonante ce n’è tanta. (adesso mi sono spostata dal centro del mio post e mi riferisco a persone diverse da quelle a cui pensavo quando l’ho scritto) Però è vero che per paura di perdere non si può evitare di giocare…
La vita è unica ed è bellissima e io sono felice per la mia vita e per tutte le persone bellissimi che virtualmente o realmente ne fanno parte.
Grazie spazio per questa bella riflessione
kate ha detto:
BUONGIORNO DI SOLEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE…apri gli occhi e sorridi il resto può aspettare……
Un bacione kate
Stella ha detto:
Sorridere Kate è il motto della mia vita e del mio cielo.
Sorridere sempre.
Spesso rifletto, ma questo non vuol dire che io sia triste o che io stia male.
Le ferite si rimargineranno.
Un bacio stella
arthur ha detto:
Cara Monica, ho risposto alle tue parole nel mio blog, ma volevo dire un paio di cose sull’uso della parola “accettare” che Balibar ha analizzato nel suo intervento.
E’ vero che per mille motivi possiamo non incastrarci con le persone, e se succede, non deve essere necessariamente una tragedia, ma l’idea che io debba essere accettato per quello che sono, mi manda letteralmente in bestia, perché non sono un oggetto con il quale qualcuno potrebbe decidere di gingillarsi per un po’ oppure no.
E poi, quali sono i presupposti per questa eventuale accettazione? No, differenze di carattere, vedute diverse della vita, fraintendimenti, possono dividere fino a portare ad una rottura, ma quanto di questa accettazione condiziona il giudizio al punto da stabilire che ad una persona non è data la possibilità di riscattarsi, per comprenderla, sempre che le colpe siano soltanto sue?
Scappo da qualsiasi forma e tipo di morale ma ahimè e mi spiace dirlo, nel commento di Balibar ne ravviso tanta.
kate ha detto:
Perchè il mio sms non ti arriva?
Forse il telefono il fine settimana si riposa?
BOHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH….
😉 bacetto kate
Stella ha detto:
Eh però Kate, il mio telefono è proprio come me…RIBELLE, ma riposarsi non vuol mica dire stare in poltrona a pennicare…per me vuol dire correre e correre e ricorrere…tra i monti ieri mi sono ricaricata le pile. I miei amici alberi erano bellissimi ricoperti di neve. La mia pelle ha respirato aria pura e gelida.
Un bacione….
kate ha detto:
OHi ci sei?
Tutto bene?
Mi sto preoccupando…
bacio kate
Stella ha detto:
Kate,
anche se nel frattempo ci siamo scritte ti abbraccio. Mai preoccuparsi per Stella. Quando mi pensi pensami come mi vedi qui a lato, magari con su un maglioncino e una gonnellina, ma con questa faccia da maschiaccio….
un bacio Mony
lateladipenelope ha detto:
Cara Stella, il mondo e, di conseguenza, il web pullula di persone la cui fiducia che riponiamo in loro è meritata, altre,invece, la cui fiducia o amicizia scopriamo essere falsa o, comunque,una bolla di sapone……per cui capisco il tuo rammarico, ma pensa che non è tutto così, tu hai incontrato una persona in cui hai riposto fiducia, affetto ed amicizia, lei ha disatteso tutto ciò, ma vedrai che è solo una delle tante e per tante che sono così altrettante non lo sono…. non ti rammaricare di ciò, succede… 🙂
Un abbraccio, Ema
Stella ha detto:
Benvenuta mia cara lateladipenelope nel mio cielo.
Diciamo che spesso idealizziamo le persone, uomini o donne che siano. Non penso di aver mal riposto la mia fiducia. Mi piace credere che sia stata una bolla di sapone. Come saprai, se hai letto tra le mie nuvolette (non perchè sono triste ma le nuvolette sono i miei amici qui nel mio cielo) se fosse stato paradiso lo sarebbe ancora, amicizia o amore, uomo o donna. Le persone non ci devono trattare come oggetti e nemmeno gettare polvere su di noi. Non ci possono plasmare a loro piaciemento o cancellare come un colpo di spugna se abbiamo detto o fatto qualcosa a loro non gradito.
Hai ragione tu, tantissime sono le splendite persone che ho incontrato qui nel mio cielo, che rendono magico questo mio cielo e che rendono fatata la mia blog esperienza.
Un grazie a tutti voi…
Un abbraccio speciale va a solindue…lei sa perchè…ne sono sicura….
Tonina Perrone ha detto:
Sorridi piccola stella lucente chi ti ha cancellato ha cancellato la sua parte luminosa … ti lascio una cosa che ho scritto pochi giorni fa
Perdonami se passo poco dal tuo cielo e dovrei chiedere scusa anche ad Alanford50 ….
Ciao Stellina
Lettera a sorella Rabbia
Mi ritrovo con carta e penna e ho deciso di scriverti .
La mia lettera non è una normale missiva, non lo sono io e non lo sarà essa.
Tra queste righe bianche voglio far gocciolare tutto il mio odio, nella speranza che esca da questo cuore una volta per tutte.
Chi potrà mai essere il destinatario del mio grido di dolore?
Sei tu dolce amica suadente, l’unica mia compagna di latrati silenziosi nel vuoto dell’anima.
Tu! Cara Rabbia sei la mia compagna fissa ormai da anni.
Il fuoco è vita nelle tue vene, i tuoi occhi sono saturi di sangue e velati dall’odio.
Prima mi facevi piangere, ora non ho più nessuna goccia salata da sacrificarti.
Hai prosciugato tutto il mio amore, hai seccato il verde della speranza, hai annientato l’illusione dei sogni.
Ho amato questa è la mia unica colpa! E ho ricevuto solo fango.
Ogni dolce pensiero è diventato spina di una rosa che il tempo aveva iniziato ad appassire ancor prima di sbocciare.
Rabbia, ora, ti sento dentro di me, ma proprio sentendo la tua voce riesco a discernere il tuo spazio dal mio .
Cada su di te il male subito, portalo al di là del tempo, non mi appartiene.
Voglio un po’ di pace…
Ascolta Rabbia, brucia fuori dal mio cuore, brucia come le lingue dell’inferno che mi hanno intrappolato in questi anni nella rassegnazione di un vivere destinato da un fato blasfemo e ingiusto.
Vattene nella notte dei tempi, lascia che il mio cuore ritrovi la luce della ragione e l’amore nella vita che tu hai rapito nei tuoi gorghi tumultuosi annientandolo con la corsa verso un dio sconsacrato figlio dell’illusione.
Vai amica mia, lasciami nella solitudine della pace.
La mia mente vaga nel verde dei prati e non nelle rocambolesche congetture di possibili risvolti del destino.
Preferisco il vuoto del silenzio, nella speranza di riascoltare il tintinnio dell’anima che libera vola nell’infinito pieno di luce.
Stella ha detto:
Carissima Tonina,
ogni volta che mi allieti con la tua presenza, io ne sono felice. Abbraccio forte te e anche Alan, che hai citato, che mi da sempre modo di riflettere ancora.
Chi mi ha cancellato ha seguito la sua strada, che non coincide ahime con la mia. (ma silenzio era e quindi sc……)
Bellissima la lettera che tu hai scritto a sorella rabbia. Quello che io chiedo ogni giorno a Dio è che nel lungo viaggio della mia vita la mia anima non venga inaridita e che il mio cuore non diventi pietra. Io gli chiedo di avere sempre modo non solo di dialogare con lui ma con la mia anima e di goderci i nostri silenzi.
Ti abbraccio amica mia, stella in meditazione